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L’evangelizzazione sbarca su Whatsapp, anche le suore scoprono le chat

Le clarisse del mantovano inaugurano un servizio di messaggeria istantanea per divulgare la parola di Dio. Sintesi del Vangelo accompagnate da immagini esplicative. Sono in 700, al momento, i follower

L’evangelizzazione sbarca su Whatsapp, anche le suore scoprono le chat

In tempi in cui i fedeli nelle Chiese sono sempre meno e i giovani non sembrano molto interessati alla parola di Dio e passano le loro giornate sui telefonini, c’è chi ha scelto di fare di necessità virtù. E così, nel mantovano, è nato un nuovo modo di evangelizzare la comunità: la chat whatsapp.

Sì, avete capito bene. La parola di Dio viaggia nell’etere, nei telefonini, con foto montate in Photoshop per arricchire il messaggio. La novità, se così la vogliamo chiamare, è sul Corriere della Sera Bergamo.

L’idea è delle suore di clausura del monastero delle Sorelle Povere di Santa Chiara. Si trova a San
Silvestro, frazione di Curtatone. E’ da lì che è partito il nuovo servizio di messaggistica.

Chi vuole entrare in contatto con le clarisse non deve fare altro che inviare il proprio contatto al numero 371.4205633. Sarà così inserito in una lista per ricevere i messaggi quotidiani. Che sono, essenzialmente, una sintesi e un commento del Vangelo al giorno, ogni mattina.

La madre superiora del convento, suor Giovanna Zangoli, spiega nel dettaglio l’iniziativa:

«Ogni invio comprende una breve riflessione sul Vangelo del giorno, un’immagine con un riferimento simbolico che colpisce e un link al testo sacro per chi vuole approfondire. Offriamo un piccolo contributo all’azione di evangelizzazione, una goccia nel mare, ma è un gesto importante. I nostri follower sono per lo più mantovani ma ci sono anche persone di altre province».

E i follower non sono pochi. L’iniziativa era destinata principalmente ai parrocchiani. Poi, grazie al passaparola, il pubblico si è ampliato. Finora hanno aderito più di 700 persone. I commenti sono tutti positivi, giura suor Giovanna, tranne che in un caso.

«Solo una persona ci ha chiesto di essere cancellata dalla lista. Si tratta di un signore che è rimasto contrariato dal fatto che abbiamo inviato un pensiero di Papa Francesco. Ci ha accusate, testualmente, di esserci “abbassate a seguire la Chiesa di Bergoglio”. Ma è un caso isolato. Tutti gli altri hanno manifestato interesse e simpatia».

I messaggi inviati sulla chat sono brevi, sintetici ed efficaci. E anche curati nella grafica. E’ proprio suor Giovanna che crea e cerca su internet le immagini con cui accompagnare i testi e a volte le elabora utilizzando Photoshop.

«Per parlare della coscienza e delle tentazioni a cui è sottoposta ho scelto una foto raffigurante un uomo che, tra un piatto di verdure e un dolce, guarda quest’ultimo con la bava alla bocca».

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