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Il coronavirus a messa, la Curia di Napoli: “Non scambiatevi il segno di pace”

Una nota pubblicata sul sito dettaglia i comportamenti da adottare per prevenire il contagio. E si conclude affidando i fedeli alla protezione di San Gennaro

Il coronavirus a messa, la Curia di Napoli: “Non scambiatevi il segno di pace”

“E ora NON scambiatevi un segno di pace”. O se proprio ci tenete fatevi l’occhiolino. Il coronavirus va a messa: la Curia napoletana pubblica sul suo sito una nota con alcune raccomandazioni ai fedeli. Tra queste, quella di astenersi dallo scambiarsi il segno di pace durante le funzioni religiose. Non tutti hanno l’Amuchina in tasca, in questi giorni è andata a ruba. Quindi meglio proprio evitare. Basta lo sguardo, magari prolungato e insistente come in Non ci resta che piangere: “Sì, sì, ho capito”.

La nota spiega che le indicazioni rispondono alla necessità di tutelare la salute pubblica arginando il contagio quanto più possibile, nulla di allarmante.

“Si tratta, nello specifico, dei suggerimenti già pubblicati dal Ministero della Salute circa le norme igieniche da adottare, soprattutto nei luoghi chiusi e affollati. A tal riguardo sarebbe opportuno nelle celebrazioni astenersi dallo scambiarsi il segno della pace, e distribuire la Comunione eucaristica sulla mano, secondo le norme liturgiche vigenti. E’ altresì opportuno assumere comportamenti rispettosi delle norme di igiene negli oratori, nelle mense, nei centri caritas, nelle aule catechistiche e nelle assemblee parrocchiali, al solo scopo di ridurre un possibile smarrimento, che spingerebbe ad una preoccupazione eccessiva e immotivata”.

La nota, senza tema d’ironia, conclude con un’altra raccomandazione, stavolta al Santo Patrono della città, San Gennaro:

“Ci affidiamo come sempre alla protezione ed alla intercessione della Beata Vergine Maria e del nostro Patrono e Martire Gennaro“.

 

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