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Cagliari-Napoli 0-1, pagelle / Gattuso dice addio al circo e usa il gergo dei cacciatori

La partita impeccabile di Manolas. Le guanciotte rosse di Elmas. L’idea del gol perfetto dell’astuto Mertens. Il realismo ha piegato le convinzioni tattiche di Gattuso

Cagliari-Napoli 0-1, pagelle / Gattuso dice addio al circo e usa il gergo dei cacciatori

OSPINA. Il solito palleggio, talvolta spaventoso, per impostare, ma anche stasera se l’è cavata. Con le mani impegnato pochissimo: direi, Ilaria, solo su quella botta di Pellegrini al 72’ – 6

Credo siano state un paio le conclusioni a cui si è dovuto opporre. Si è fatto trovare pronto – 6 

DI LORENZO. Infaticabile, continua a tirare la carretta in maniera esemplare. Sulla sua fascia gli isolani spingono a ripetizione. E non mancano le incursioni nell’area avversaria: peccato quando al 57’ viene ostacolato dal compagno Fabian. Nel finale rende innocuo uno slancio del Cholito – 6,5

Già per il fatto che gioca da mesi senza mai riposare meriterebbe un encomio speciale. Oggi mi è sembrato un po’ stanco, ma su Simeone mi è piaciuto moltissimo – 6,5 

MANOLAS. Per San Kostas baci e abbracci alla fine con Ringhio No Star: un segnale forte da uno che era considerato tra i nostalgici di Re Carlo. La sua partita è stata impeccabile, sia nei contrasti sia nel gioco aereo – 6,5

Devo dire che quell’abbraccio è stato proprio bello, Fabrizio. Sentito. E dimostra che Kostas, ormai, è uno dei leader di questa squadra. E’ importante che ad essere diventato leader sia uno dei nuovi, anche per il futuro. E aggiungo che Manolas, senza Koulibaly, gioca da dio – 7 

MAKSIMOVIC. Anche il Corazziere Serbo contribuisce al decreto “Sicurezza in difesa” del nuovo Napule duttile del gattusismo. Unico brivido quella discesa ardita di Pereiro al 35’ che non riesce ad arginare – 6

Quando si tratta di uscire dall’area mostra tutta la sua qualità. Peccato per quella defaillance su Pereiro, perché altrimenti avrebbe avuto lo stesso voto del greco – 6,5 

HYSAJ. L’Onesto Faticatore albanese è stato salvato dal nuovo corso operaio. Va a sinistra che non è affar suo e si limita a contenere i danni. In ogni caso diamo a Hysaj quel che è di Hysaj: sua la sponda per la meraviglia di Ciro il Furbo – 6

Con Elmas sembra che parlino due lingue completamente diverse, il che inficia un po’ la manovra. A me, comunque, è sembrato il peggiore della linea difensiva, anche se il compito lo ha svolto – 6 

MARIO RUI dal 80’. Un quarto d’ora di corsa per beccarsi qualche fallo provvidenziale – 6

Entra e crede di fare l’ala sinistra, se ne va da solo più di una volta. Grintoso, certo. “Ringhioso”, di sicuro, ma credo che entrando a 10 minuti dalla fine dovesse solo contenere e portare a casa il risultato – sv 

FABIAN RUIZ. L’Aquila Fabian ribadisce la svolta avvenuta in terra meneghina nel mercoledì dell’italica coppetta. In fase d’uscita, l’ispanico appare più lento di Demme: in pratica ha un tempo in più e perde un po’ di palloni. Una volta però scavalcato il pressing sardo, con lui la pelota viaggia meglio. Detto questo, Fabian è mobilissimo e va pure al tiro – 6,5

Se Gattuso cercava la continuità, almeno da lui l’ha avuta. Anche se Fabian è molto di più – 6,5

DEMME. Sempre più il volto del Napule gattusiano, che lascia a casa il mostro Allan, simbolo di un’altra èra ormai geologica. Fa il mediano come il suo idolo in panca e dopo un’ora cede alla fatica – 6

Tiene bene la posizione, corre, si spende quanto può e finché può, come dici tu. E’ netta la sensazione di sicurezza che trasmette alla squadra – 6,5 

INSIGNE dal 60’. Un ingresso superfluo, che non leva e non mette – 5,5

In fondo il gol arriva dopo poco che è entrato, però – 6 

ZIELINSKI. Il più intraprendente dei tre di centro. Alcune giocate di San Piotr sono ispiratissime, a conferma di un talento cristallino, e almeno due tiri perigliosi – 6,5

Non mi piacciono i tiri a giro. E poi è vero che ha il tiro dalla distanza, ma spesso ci prova a vanvera, senza ricordarsi che avrebbe anche dei compagni da servire. Questo gli frutta mezzo voto in meno – 6 

CALLEJON. L’ex tuttofare diventato indolente, Ilaria cara, riscopre il sacrificio con un’intensa partita di copertura, che però gli fa smarrire un po’ di lucidità davanti – 6

A coprire copre, ma quanto è impreciso quando avanza, mamma mia. E poi la svogliatezza non si può vedere – 5,5

POLITANO dal 66’. In potenza potrebbe dare tanto a questa squadra. Diciamo che abbiamo assistito a una mezz’ora di Politano in nuce – 6

Tiene palla, e ci mette parecchia voglia – 6,5

MERTENS. Il Napule domina ma difficilmente trova sbocchi decenti per metterla dentro. Poi arriva il momento in cui sembra invertirsi la ciorta di questa stagione e Ciro il Furbo acchiappa dall’Iperuranio l’idea di gol perfetto e la realizza con una frustata secca. Palo e gol. A meno uno dal record di Hamsik – 7

Che bello quel gol astutissimo, Fabrizio. Quanto è vero quello che ha detto Gattuso in conferenza stampa sulla furbizia di Dries. Oggi ha fatto su e giù fino allo sfinimento. Non vedo l’ora di godermi quell’ultimo gol – 7 

ELMAS. Il Macedone ha le guanciotte rosse per il sudore e l’impegno. A sinistra sfonda che è una bellezza – 7

Nel primo tempo si rende più volte pericoloso. Non si può dire che non si sudi la maglia. Talvolta troppo presuntuoso. Ma ha quella spavalderia che serve ad un giocatore che voglia far male. A me piace tantissimo. Cala sulla distanza – 7 

GATTUSO. Il realismo ha piegato le sue convinzioni tattiche sul circo equestre e forse, chissà, quella benedetta continuità che cerca comincia a scorgersi. Si fa notare per il suo burbero ripudio dell’ipocrisia e fa a pezzi Allan alla vigilia della partita: avrebbe riservato lo stesso trattamento al suo Protetto Frattese? Sette per la partita e cinque per Allan, la media fa la sufficienza – 6

Per quanto non abbia mai amato i metodi duri, Fabrizio, in quel “senza rancore” c’era comunque una mano tesa. Per il resto, facci caso, il nostro allenatore usa termini del gergo dei cacciatori. “Annusare”, “sentire”, non si tratta di uomini, per lui, ma di fiere. Forse si riduce tutto a questo, alla fisicità, all’istinto. Non a caso Rino è soprannominato Ringhio. Ma forse a questi ragazzi il bastone piace. Avranno sicuramente anche la carota, altrimenti non lo seguirebbero. Nell’abbraccio di Kostas c’è un mondo. E quel mondo va rispettato – 6,5

ARBITRO DOVERI. Temevo sconquassi e protagonismo, invece è andata bene – 6

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