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Brescia-Napoli 1-2, pagelle / E’ il gattusismo, bellezza. 6 vittorie su 7 e il ritorno di Fabian

Il volo d’angelo di Ospina, la perla di Ruiz, l’ansia da record di Mertens, la capacità di Insigne di purgare i deficienti. Il braccino piegato di Orsato

Brescia-Napoli 1-2, pagelle / E’ il gattusismo, bellezza. 6 vittorie su 7 e il ritorno di Fabian

OSPINA. Il gol di quell’energumeno di Chancellor è una sassata che sfonda lui e tutta la difesa del Napule. Ma il colombiano è l’unico senza colpe. Poi nulla più e gli restano i soliti giochini di piede, con quelle fasi di uscita da batticuore. Io non mi ci abituerò mai, cara Ilaria – 6

Stavo guardando una delle partite più noiose della storia quando all’improvviso ho visto nella tv qualcosa di rosso che, di testa, con le braccia belle dritte davanti a sé come in un tuffo olimpionico, a velocità sorprendente e come un proiettile si librava nell’aire fuori dall’area. Era Ospina in una delle sue uscite da film. Giuro, Fabrizio, a me questa cosa fa ridere moltissimo (con i brividi addosso) – 6 

DI LORENZO. Nel secondo tempo si allenta l’ossessione di stare solo a sinistra e il Napule ritrova la destra. E il nostro amato stakanovista mai come questa volta scorta l’Aquila Fabian e Politano fino alla fine. Al punto che è lì pronto a dare la pelota all’Ispanico danzatore per il maravilloso gol del vantaggio – 6,5

Una partita da infaticabile lavoratore. Inizia coprendo le retrovie da perfetto operaio, anche se in modo meno elegante del solito. Poi, come dici tu, cambia, e si proietta costantemente in avanti. Un assist che dimostra l’intelligenza di questo difensore – 6,5 

MANOLAS. Detto della catalessi collettiva che addormenta i due centrali al gol bresciano, San Kostas sbaglia davvero pochissimo. L’Ellenico libera e recupera e continua a fare da chioccia al Corazziere Serbo – 6

A me questo greco piace moltissimo. Ho proprio un debole per lui. Lo trovo simpatico, cazzuto, mi piace la tranquillità con cui parla, il piglio da leader che indubbiamente ha. E naturalmente mi piace come si gioca le partite, il coraggio che ci mette e la fatica. Ieri credo che il gol di Chancellor sia responsabilità di una bella dormita generale della difesa, ma non posso mettergli più della sufficienza – 6 

MAKSIMOVIC. Balo-Balo stasera non è un granché anche se uno spavento, uno solo, ce lo fa prendere. Lindo ed efficace a difendere, Maksi diventa talvolta titubante quando riceve palla dal pipelet per impostare – 6

Può essere che non si fidi di Ospina e quindi vada un po’ in confusione? L’impressione è questa. Detto questo, come per il collega greco di reparto non trovo grosse sbavature nella sua prestazione di ieri – 6

MARIO RUI. Il suo caro amico Lorenzo si è insignito del ruolo di attore protagonista e a Marittiello tocca l’onore di fargli da spalla, tagliando spesso fuori il povero Macedone con le guanciotte avvampate. Nei primi venticinque minuti del primo tempo giocano quasi sempre loro due, in un tiki taka senza sbocchi. Questo è il gattusismo, bellezza, e tu non puoi farci niente. Più verticale, finalmente, nel secondo tempo – 6

Credo che, in contrapposizione con la stagione del Napoli, la sua sia invece ottima, forse la migliore. Dà tutto, in campo. Soprattutto si sacrifica moltissimo, con grande metodo e attenzione, in fase difensiva. E, lì a sinistra, i compagni lo cercano tantissimo. Qualcosa vorrà dire – 6,5 

FABIAN RUIZ. Nei nove minuti che ribaltano la partita, l’Aquila Fabian disegna un’altra traiettoria strabiliante, come al Meazza in Coppa Italia. Il suo secondo tempo è uno show a uso e consumo dei suoi detrattori, che ormai già lo consideravano un residuo bellico dell’ancelottismo – 7

Che gol, Fabrizio, che meraviglioso gioiello ci ha regalato. Di quelli che puoi stare a guardare per ore su Youtube, che a distanza di qualche anno potremo ricordare e andare a cercare ancora e ancora. Che straordinario essere Fabian. Capace di cadere nell’oblio, di perdersi nel verde del rettangolo da gioco fino a scomparire, per mesi, e poi di tornare come un Messia, con una corona d’oro in capo e una tunica di luce sulle spalle. Mamma mia che gol che ha fatto – 8 

DEMME. Tra Insigne e Fabian Ruiz scompare letteralmente come geometra simil-Jorginho. Epperò potrebbe essere più utile quando si parte dal basso – 5,5

Vabbé, lo hanno imbrigliato mani e piedi, non avrebbe potuto fare molto di più – 5,5

ALLAN dall’85’. Il suo ritorno è un micro-episodio da libro Cuore. Il perdono e il campo dopo le mazzate di Ringhio. Una scenetta stucchevole per i miei gusti – senza voto

E’ il gattusismo bellezza, e tu non puoi farci niente (cit) – sv

ELMAS. Dopo due partite da esterno d’attacco, rientra a centrocampo come mezzala. Ma stasera gli sbocchi sono quelli che sono e lui non salta mai l’uomo, perdipiù Lorenzo e Marittiello lo snobbano – 5,5

Ci ha messo un po’ troppa foga, secondo me. Il che forse ha penalizzato la lucidità e l’intelligenza – 5,5 

ZIELINSKI dal 75’. Venti minuti di corsa, da gregario – senza voto

Doveva solo aiutare a gestire il risultato: lo ha fatto – sv

POLITANO. Visto il talento, stasera avrebbe potuto inventare qualcosa di letale. Però ripiega bene in difesa. In ogni caso a me non è dispiaciuto, Ilaria – 6

Inizia da fantasma. Anonimo e opaco. Poi si riprende e regala a Gattuso la fase difensiva come la vuole lui. Nella ripresa e da lì in poi inizia ad incidere di più. Deve ancora prendere le misure (e i compagni cercarlo di più), ma sinceramente non è dispiaciuto nemmeno a me – 6,5 

MERTENS. Ha l’ansia da record e si vede. Vorrebbe segnare e raggiungere l’ex Capitano. Un paio di occasioni le ha, indi il gol in fuorigioco. Si becca un’ammonizione grottesca, ma è il regolamento. Per Ciro il Furbo tutto rinviato – 6

Pensare ad un’unica cosa può essere controproducente e imbrigliare più della difesa più abbottonata. Spero che torni a divertirsi spensierato, in modo da raggiungere e superare Marek – 6

MILIK dal 66’. Entra e fa una deliziosa apertura per Insigne. Sant’Arcadio è mobilissimo – 6

Stasera guardare la panchina era uno spettacolo. Chiunque entri (vabbé, non proprio chiunque chiunque…) non si tratta di una scartina. E’ bello – 6

INSIGNE. Vuole comandare e comanda. Gattuso si è legato mani e piedi al Frattese e questi ricambia con tanto impegno e un rigore procurato e segnato che cambia la partita – 7

Torna spesso, guadagna il rigore, lo realizza in modo scientifico e freddo. E’ il più dinamico del tridente di attacco, almeno in principio di partita e poi come non lodare la capacità del capitano di zittire i deficienti che, ignorando la cronaca, parlano di noi come del Coronavirus? – 7 

GATTUSO. Il ritorno all’estetica orizzontale del palleggio passa per un primo tempo dominante ma lento e noioso, dando la sensazione che in quel modo il Napule non avrebbe segnato nemmeno giocando tutta la notte. Nella ripresa la svolta, seguita da una gestione del risultato che nel finale procura qualche timore. Conta però il dato oggettivo: due vittorie in trasferta, posizioni guadagnate e il ritorno di Fabian Ruiz. E ora la Champions, terra incognita del gattusismo – 6,5

Rino può piacere o non piacere, ma è innegabile che abbia trovato il modo per provare, almeno, a ricompattare la squadra. Sei vittorie nelle ultime sette partite, non sono mica bruscolini, Fabrizio, dopo lo sfacelo di novembre e dicembre e il brutto inizio d’anno. Un po’ di merito a Ringhio si deve riconoscere. E’ il gattusismo, bellezza. Io se ci riesce son contenta – 7

ARBITRO ORSATO. Non ha visto un rigore evidente, per fortuna che umilmente si è ricordato che c’è la moviola in campo – 6

Vabbé, qua siamo al top. Persino un cieco dal rumore fatto dal pallone sull’arto se ne sarebbe accorto senza andare al Var. Lui deve andare a vedere. Ma meno male, perché sarebbe stato clamoroso il contrario. Da rilevare il braccino piegato a metà quando indica il rigore: gli faceva male il gomito tanto da non poterlo distendere bene? – 6

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