Sconcerti: Sarri invidia a Conte la libertà di gestione. Gli ricorda i suoi tempi al Napoli

Rivolta l’Inter come vuole, come Sarri non può rivoltare la Juve. La stessa libertà selvaggia di Gasperini a Bergamo

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Conte e Sarri

Sul Corriere della Sera, Mario Sconcerti scrive di quanto è cambiato il campionato. In testa alla classifica ci sono Juve e Inter e la Lazio insegue entrambe. Il cambiamento riguarda soprattutto la Juventus,

“La Juve è tornata normale, non è più convinta di dover correre. Ronaldo è un grande ma
non guarda la partita, guarda se stesso. L’Inter è cresciuta intorno a Lukaku e soprattutto Lautaro. È lui il giocatore dell’Inter che tutti vorrebbero, anche la Juve. La Lazio ha trovato un terreno fragile intorno a una squadra compiuta. Aveva problemi a credersi, è stata la normalità degli altri a spingerla dove poteva stare da tempo”.

La Lazio, ormai specializzata nei gol sul finire della partita, ha anche molti rigori a favore,

“perché ha tanti giocatori di classe che entrano in area. Segnalo i 19 gol di Immobile. Li avessero segnati Ronaldo o Lukaku saremmo sommersi di colori”.

Sulla Juve e Sarri Sconcerti scrieve:

“Credo che Sarri invidi a Conte la libertà di gestione che si è conquistato. Rivolta l’Inter come vuole, come Sarri non può rivoltare la Juve. Sarri trova Conte un tecnico dal gioco basico, elementare, ma gli invidia la forza con cui riesce a imporre la sua libertà di scelte. Credo che Conte gli ricordi i suoi tempi all’Empoli, al Napoli. La stessa libertà selvaggia che vede in Gasperini a Bergamo. È il disagio esistenziale di Sarri e la piccola stanchezza che si intravede nella società. La Juve ha giocatori diversi, che valgono di per se stessi, difficile guidarli senza interessarli. E cosa può ancora interessare la Juve in Italia? Lo vedremo forse in questa ultima fase del girone”.

Infine un elogio a Immobile e Belotti

“Erano anni che non avevamo due centravanti così, abbiamo quasi dimenticato il ruolo, pensato di poterne fare a meno. Una vecchia idea di Esopo. Ma i nostri Europei o passeranno da Belotti e Immobile, o non saranno”.

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