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Mystery si scrive con la doppia y

“Murder mystery”: Monaco e Como sono le location di questa corsa al prossimo omicidio e della fuga del finto detective. Una fila di risate popolari

Mystery si scrive con la doppia y

In un tempo in cui non fa ridere neanche più Zalone ed avete terminato di rivedere per la quindicesima volta “Ricomincio da tre”, c’è un modo per colmare la lacuna: andate su Netflix e guardatevi “Murder mystery”. Beh, avete presente “Cena con delitto”? , toglieteci la drammaticità e mettete al posto del brillante detective privato un semplice agente Nick Spitz (Adam Sandler) – che detective proprio non riesce a diventare – e che dopo 15 anni riesce a portare sua moglie, la parrucchiera Audrey (Jennifer Aniston), in viaggio di nozze in Europa, ed otterrete questa comedy dalla risate mozzafiato e dall’action americano.

Sull’aereo che li porta in Europa i coniugi Spitz incontrano il fascinoso Charles Cavendish (Luke Evans) che li invita ad una crociera sullo yacht dello zio miliardario Malcom Quince (Terence Stamp) che gli ha appena sottratta la fidanzata. Sullo yacht al momento della firma di un nuovo testamento in favore della sua nuova fiamma Suzi Nakamura (Shiori Kutsuna) il nostro miliardario viene ucciso dopo che è mancata la luce. Da questo momento Nick e la moglie – i primi sospettati – ricercano il colpevole tra il figlio e gli amici di Quince.

Monaco e Como sono le location di questa corsa al prossimo omicidio e della fuga del finto detective e della bella ed amante dei buoni gialli, parrucchiera newyorchese. Fino alla risoluzione del caso. Una fila di risate popolari: merito della sceneggiatura di James Vanderblint, un cineasta già noto per Zodiac. La comedy non è morta: ed è un bene in questi tempi di tweet e di impeachment da operetta.

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