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La Floridiana non riaprirà prima dell’estate, e solo a spicchi

Il Corriere del Mezzogiorno ha provato ad indagare i tempi di messa in sicurezza del parco vomerese. Ma nessuno sa niente, e il MIBACT ancora deve assegnare i fondi

La Floridiana non riaprirà prima dell’estate, e solo a spicchi

Che la Floridiana sia chiusa non è nemmeno più una notizia. Non per i napoletani. Che resti chiusa almeno fino all’estate, sarebbe una notizia se non fosse che nemmeno traslazione degli impegni a data da destinarsi sembra ormai scalfire la scorza della disillusione. Ma il fatto è questo: il parco vomerese, chiuso da prima di Natale per la caduta di un paio di alberi di alto fusto, non riaprirà a breve. Non si sa davvero quando. E non si sa nemmeno “quanto”, perché la messa in sicurezza e la potatura degli alberi sul vialone principale sono solo una minima parte della manutenzione di cui il parco avrebbe bisogno. Tutto il resto è abbandonato a se stesso ormai da più di un anno.

Ne scrive il Corriere del Mezzogiorno, che ha provato a scalfire il classico muro di gomma dell’inefficienza amministrativa, senza ottenere risposte. Perché a quanto pare nessuno le ha, le risposte.
Non le ha il Ministero per i Beni e le attività culturali, al quale ha scritto Gennaro Capodanno, l’ex presidente della circoscrizione Vomero e fondatore del comitato Valori collinari. Fanno solo sapere che “i lavori di messa in sicurezza e di potatura degli alberi ricadenti lungo il viale principale saranno completati entro l’estate”.

Non ce le ha nemmeno Anna Imponente, la direttrice del Polo museale della Campania, nella giurisdizione del quale rientra la gestione della Floridiana, perché “la dottoressa Imponente — fanno sapere dall’ufficio stampa del PoloMuseale — sta per andare via, è in scadenza di mandato perché ormai prossima alla pensione. Sulla questione Floridiana potrà essere più preciso chi le subentrerà”.

E non ce le ha Luisa Ambrosio, la storica dell’arte che dirige il Museo delle ceramiche Duca di Martina e l’area verde all’interno del quale è collocato il museo, che rimanda al sito, dove c’è scritto che il museo riaprirà il primo febbraio, ma con accesso solo da via Aniello Falcone e non è indicata alcuna data di conclusione per i lavori di potatura degli alberi.

Il Corriere ricorda che “per le opere ben più radicali sulle alberature, sul belvedere, sui muri di contenimento”, il ministro Franceschini aveva promesso che “saranno finanziate con due milioni di euro. Ma in questo è in itinere il provvedimento di assegnazione dei fondi necessari”.

 

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