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Il legale di Pantani: “Il pusher dice che Marco è stato ucciso, perché nessuno indaga?”

Su Tuttosport le dichiarazioni di Antonio De Renzis: “In un Paese normale mi aspetto che la Procura lo chiami e gli chieda spiegazioni. La scena del delitto è stata alterata”

Il legale di Pantani: “Il pusher dice che Marco è stato ucciso, perché nessuno indaga?”

Su Tuttosport la vicenda di Marco Pantani, con le dichiarazioni dell’avvocato della famiglia del ciclista morto. Il legale chiede di riaprire il caso. Troppe incongruenze per lasciar cadere la cosa nel silenzio.

L’avvocato, Antonio De Renzis, ha parlato ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus. Ha commentato le dichiarazioni del pusher di Pantani, Fabio Miradossa. Il pusher sostiene da sempre che Pantani fu ucciso. E lo ha più volte ribadito in Commissione antimafia, di fronte al Parlamento.

Le dichiarazioni del pusher

«Quando Miradossa, napoletano che all’epoca aveva legami con la malavita a Napoli ed era uno dei più grossi spacciatori di Rimini, dice di aver patteggiato perché si è reso conto che il procuratore non voleva la verità e che Pantani è stato ucciso, dice una balla o forse sa tutto? In un Paese normale mi aspetto che la Procura lo chiami e gli chieda spiegazioni. Ma se questo non accade non è un problema solo per la famiglia Pantani. Bensì per tutti noi che abbiamo il diritto di pretendere dai magistrati che venga fatto l’impossibile per cercare la verità».

Come mai nessuno fa niente?

L’avvocato ha parlato anche dell’impegno de Le Iene, che del caso Pantani si sono occupate a lungo.

«Le Iene stanno lavorando con tenacia a questo caso. Pantani era amato da tutti, ma non dobbiamo istruire un’indagine per questo. Dobbiamo farlo perché un ragazzo di 34 anni è stato picchiato, ammazzato e la scena del delitto è stata alterata. Questi sono fatti gravissimi. Qualunque persona di buonsenso dovrebbe dire: come mai Miradossa dice queste cose in tv e davanti alla Commissione antimafia e non succede niente?».

In un paese normale non deve succedere

De Renzis chiarisce che la riapertura del caso sarebbe una cosa dovuta in un paese civile.

«Se Le Iene potranno aiutare noi e la famiglia a trovare qualche elemento dirompente, non andrò alla procura di Rimini, ma a quella generale di Bologna chiedendo l’avocazione. In un Paese normale, mi aspetto che la procura convochi Miradossa e gli chieda spiegazioni. E se io fossi il Ministro di Giustizia manderei gli ispettori».

L’avvocato continua:

«A Rimini tutti dicono che Pantani è stato ammazzato. Lo dicono perché Rimini è un ambiente molto piccolo e si sanno le debolezze e le virtù di tutti. L’alterazione della stanza è un fatto acclarato. I sette testimoni, che non si conoscono tra loro, credo abbiano detto la verità. Chi poteva eventualmente alterare la stanza prima del filmato della scientifica? Come mai non è stato fatto alcun approfondimento in tal senso?».

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