Le cifre dell’Home Office al Guardian sono impietose: i casi denunciati rispetto alla scorsa stagione sono aumentati del 50%
Più di 150 casi di razzismo denunciati alla polizia la scorsa stagione, con un incremento del 50% rispetto allo scorso anno: il doppio rispetto a tre stagioni fa. Il calcio inglese si scopre sempre più razzista.
Lo riporta al Guardian l’Home Office inglese, il dipartimento del governo che si occupa della sicurezza interna. Le cifre rivelate dal ministro Susan Williams dicono che negli ultimi tre anni in Inghilterra e Galles si è passati da 98 a 152 casi denunciati. Le segnalazioni di questo tipo sono generalmente fatte direttamente dai club.
Da gennaio 2018 la Polizia, la FA e Kick It Out (un’organizzazione che si occupa dell’integrazione nel mondo del calcio) si sono incontrate ogni settimana per valutare gli incidenti e le iniziative da portare avanti.
Un portavoce di Kick It Out ha dichiarato:
“Il razzismo è una questione sia calcistica che sociale ed è evidente che stiamo vivendo un clima di crescente odio e tribalismo in tutto il mondo. In questo Paese la situazione non è diversa. In quel contesto non sorprende l’aumento dei casi segnalati nel calcio inglese. Ma è anche importante notare che il razzismo ora è diventato un argomento molto più mainstream, il che incoraggia i tifosi stessi a denunciare gli abusi che vedono o sentono”.
Catherine West, che si occupa dello sport come “ministro ombra” dei Labour, ha dichiarato che
“l’aumento così sorprendente degli casi di razzismo legati al calcio dalla stagione 2015-16, vanno relazionati al referendum per la Brexit, che ha normalizzato un nuovo bigottismo”.