Gazzetta: Gattuso si riconosce in Allan, il mediano re dei contrasti
Sin dal primo momento, tra allenatore e calciatore è scattato qualcosa. I due hanno un modo simile di vedere il calcio e di interpretarlo

Sulla Gazzetta dello Sport Maurizio Nicita scrive dell’affinità tra Gattuso ed Allan.
“Ci sono uomini che in campo sono più importanti di altri e non è una questione tattica o di sistemi di gioco. Perché quegli uomini più di altri sanno interpretare i pensieri e il modo di essere di un allenatore. Ecco, sin dal primo momento fra Rino Gattuso e Allan è scattato qualcosa: nel modo simile di vedere calcio, di interpretarlo in campo al di là di posizione e ruoli”.
Tra allenatore e calciatore si è subito instaurato un feeling particolare. Gattuso si riconosce nel brasiliano, che riesce a verticalizzare e a fare anche gol.
“Ma non è solo un discorso di grinta, piuttosto di continuità e polmoni. Perché per anni Gattuso è stato solo «Ringhio», ma se al Milan e in Nazionale hai uno con i piedi di Andrea Pirlo a fianco, il tuo compito è quello di accorciare, di “riciclare” palloni per farglieli giocare “puliti”. Poi ogni tanto Rino si inventava un assist, o un gol, e qualcuno si stupiva perché i suoi piedi non saranno stati vellutati, ma manco ferri da stiro. Per certi versi è quello che capita anche ad Allan. Dal Brasile al Napoli, il nostro ha sempre al fianco gente tecnicamente più dotata, ma poi riesce a verticalizzare con intelligenza ed essere efficace in zona tiro”.
Allan non è un regista ma sicuramente è utile nei contrasti.
“è soprattutto l’uomo degli uno contro uno, quello che vince i duelli e ti crea superiorità in fase di impostazione”.
In Serie A il brasiliano è il migliore per contrasti sostenuti e vinti.
“Ne sostiene la media di 3,5 a partita, ma soprattutto ne vince 2.1. I migliori dietro di lui sono il difensore dell’Udinese Samir e l’ex compagno Marko Rog, ora al Cagliari”.