CorSport: in caso di ko con la Lazio, la squadra andrà di nuovo in ritiro, ma lontano da Castel Volturno
Una decisione della squadra per assumersi le proprie responsabilità e lanciare un segnale all’esterno. Le cause della crisi potrebbero essere tattiche, tecniche, psicologiche o ambientali

“Più che un ritiro è sembrato un pigiama party, sfruttato per confessarsi, per guardarsi in faccia e semmai anche dentro: ma nell’una e mezza di ieri, dopo essere stati lì a chiacchierare del proprio malessere oscuro, ognuno a casa”.
Lo scrive il Corriere dello Sport. Aggiungendo che stasera la squadra si ritroverà di nuovo e a seconda dell’esito della partita di domani, si deciderà cosa fare e “si cercherà un luogo in cui portare la propria anima per esaminarla”.
Scrive il quotidiano sportivo:
“La malattia del Napoli ha origine sconosciute, sarà tattica o tecnica, sarà ambientale o magari banalmente psicologica o magari è la somma di ciò che si respira in quello stanzone sgretolato e persino avvelenato, dal quale non s’intravede più un orizzonte”.
Se domani, contro la Lazio, le cose dovessero andare male, il ritiro del Napoli sarà più lungo. Lo scrive il Corriere dello Sport. E non è detto che sarà a Castel Volturno.
Scrive il quotidiano sportivo:
“Il Napoli ha scelto di vivere un ritiro insolito, se ne è andato a Castel Volturno per una notte, poi è rimasto a dialogare tra sé e sé; e se il campo dovesse, invece, domani sera riprodurre gli effetti sgradevoli della crisi, un ritiro autentico, persino lontano dal Centro sportivo, sarebbe un’eventualità da considerare”.
È un decisione che la squadra ha preso per affrontare le proprie responsabilità.
“È una chiamata alla responsabilità che la squadra si è data, un segnale da assorbire (e anche da lanciare all’esterno) per cercare di trovare una reazione che la lasci evadere da quel labirinto nel quale è piombata ormai da mesi. Ma è anche una scelta che, in vista poi della sfida con la Juventus, potrebbe essere egualmente adottata, anche per tentare di non avere né rimpianti né alibi raccolti nell’inconscio”.