CorSport: Demme ha preso per mano il Napoli indicandogli la strada da seguire
Normalizzatore del centrocampo, con lui i reparti sono più corti e la squadra si sente più sicura. Contro la Lazio ha indicato anche ad Elmas come e dove giocare palla

during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Fc Juventus.
Sul Corriere dello Sport l’elogio di Diego Demme. Da quando c’è lui, il Napoli ha ritrovato l’equilibrio. I reparti sono collegati tra loro. E soprattutto l’ex del Lipsia ha preso per mano la squadra per portarla fuori dal momento di crisi.
Demme fa diventare tutte le cose semplici, lo ha detto anche Gattuso in conferenza stampa, qualche giorno fa.
“è un «normalizzatore» del centrocampo. L’uomo giusto al posto giusto, l’elemento funzionale che al Napoli mancava e che ora è già diventato indispensabile”.
Da quando c’è lui, scrive il quotidiano sportivo, il Napoli ha portato a casa tre vittorie e una sola sconfitta, con la Fiorentina, partita in cui Demme è entrato in campo solo a metà ripresa.
“La squadra ha cambiato volto, si sente più sicura, tatticamente sta inseguendo – con successo – un equilibrio che prima era distante. I reparti sono più corti, tra difesa e centrocampo non c’è più il divario di prima, è difficile camminare indisturbati. Demme riceve e offre fiducia, fa lo stesso col pallone, lo smista velocemente, a testa alta, massimo a due tocchi, correndo assieme ai compagni per aiutarli nei momenti di difficoltà”.
Gattuso lo ha collocato al centro in qualità di regista.
“Cuce e ricama, intercetta e verticalizza, oppure gioca corto, in orizzontale, perché spesso la gara va raffreddata, specialmente quando si fa bollente. Ha caratteristiche da costruttore, Demme, ma è anche un mediano vecchio stile, rincorre gli avversari ma con garbo, ogni tanto abusa del suo carisma (con la Juve è stato ammonito dopo mezz’ora) ma poi, per rimediare, ha la capacità di restare lucido per evitare pericoli”.
Il centrocampista ha avuto la capacità di accollarsi la squadra.
“l’ha presa per mano, ma sul serio, indicandole la strada da seguire. Nelle ultime due sfide ha giocato tantissimi palloni (con la Lazio più di tutti, 98, correndo per 13,1km) e ha guidato tutti gli altri, è stato prezioso anche per il coraggio mostrato da Elmas, a cui consigliava – indicandoglielo col braccio – dove e come giocare palla nel finale coi biancocelesti”.