“Ne fanno parte anche Di Lorenzo, Lozano e Llorente. Senza Insigne il Napoli è più squadra. Rischio panchina per Callejon e Mertens”

La partita di Udine ha segnato uno spartiacque tra la rassegnazione e la rabbia della squadra, scrive Repubblica Napoli (a firma Marco Azzi).
Negli spogliatoi della Dacia Arena, racconta il quotidiano, è esplosa la rabbia, rivelando l’esistenza di quello che definisce “un partito dei combattenti”.
A guidarlo è Kostas Manolas, che contro l’Udinese ha dato il massimo. Pubblicamente si sono dichiarati anche Zielinski e Di Lorenzo, che hanno espresso la loro voglia di tirarsi fuori dalla crisi.
“La chiamata alle armi c’è stata e adesso si tratta di capire in quanti aderiranno al neonato partito dei combattenti”.
E’ l’ultima speranza per la squadra di uscire dalla crisi e, per Ancelotti, di salvare la panchina. Insigne sta scivolando sempre di più ai margini della scena. Senza di lui gli azzurri sono stati molto più squadra nel secondo tempo di Udine, sulla falsariga di quanto si era già notato in maniera evidente a Liverpool.
Anche per Callejon e Mertens vale lo stesso discorso:
“riabilitati senza successo contro l’Udinese da Ancelotti. I due veterani sono infatti rimasti sempre ai margini della gara, al punto da rendere pericolosa la loro conferma contro il Genk: in 90’ da dentro o fuori”.
Questa mattina ci si ritroverà tutti a Castel Volturno e il tecnico dovrà capire su chi può contare. Anche Fabian è tra quelli che restano “sospesi”, scrive Repubblica. Mentre del partito dei combattenti fanno parte anche Lozano e Llorente.