Repubblica: Ancelotti non fa sconti «Tutti in ritiro, non voglio sentire ragioni o proteste»

L'allenatore ha dismesso l'abito da leader calmo e questa volta nessuno s'è ribellato, nonostante il silenzioso dissenso di una parte del gruppo

Ancelotti conferma il 4-4-2

Carlo Ancelotti ha deciso di cambiare rotta e lo ha fatto senza indugi ieri nella riunione con la squadra, come riporta Repubblica,

“Non voglio sentire ragioni o proteste: da mercoledì andremo tutti in ritiro”, ha tuonato ieri mattina l’allenatore, che aveva convocato a Castel Volturno i giocatori all’indomani dell’indecente sconfitta contro il Bologna.

La crisi si prolunga da troppo tempo e non c’è più possibilità di aspettare, bisogna correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Non è più tempo per cercare di chi siano le responsabilità, è il momento di agire e Ancelotti abbandona l’abito del leader calmo per imporsi

Ieri mattina il secondo atto: giorno di vacanza annullato e tutti sotto processo. “Io mi prendo le mie responsabilità, ma anche voi dovrete prendervi le vostre. Un black-out tanto lungo è ingiustificabile”, ha infatti alzato come non mai la voce l’allenatore, annunciando agli azzurri la sua decisione di portarli subito in ritiro. La clausura comincerà domani e per il momento ha una durata indeterminata, visto che Insigne e compagni partiranno direttamente venerdì per Udine e al rientro dall’anticipo di sabato (alle ore 18) in Friuli avranno solo una nottata di libertà, domenica. Poi di nuovo tutti in sede, per preparare nel migliore dei modi la sfida con il Genk di martedì al San Paolo. Ancelotti non farà  sconti, insomma. Ma questa volta nessuno s’è ribellato, nonostante il silenzioso dissenso di una parte del gruppo, infastidito dall’idea di dare ragione a distanza di un mese a De Laurentiis.

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