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Il portiere del Chelsea su Sarri: “Gestiva la squadra come una banca. Gli allenamenti erano ripetitivi”

A The Athletic Rob Green ha raccontato la sua antipatia per l’allenatore e di quando, nello spogliatoio, lo affrontò a nome dei compagni

Il portiere del Chelsea su Sarri: “Gestiva la squadra come una banca. Gli allenamenti erano ripetitivi”

Il secondo portiere del Chelsea, Rob Green, ha raccontato al The Athletic un episodio di quando alla guida della squadra c’era Maurizio Sarri. In particolare un confronto avuto con l’attuale tecnico della Juventus nello spogliatoio, dopo la sconfitta per 6-0 da parte del Manchester City. All’epoca Rob Green si fece portavoce della squadra e si rivolse in modo molto duro all’allenatore.

“Non hai un piano B. I giocatori hanno paura a dirtelo. Anche io ne ho, ma non me ne importa. Cosa potresti fare, tanto? Scaricarmi?”.

Green ha raccontato di aver parlato a Sarri per 15 minuti.

“Molti giocatori dopo mi hanno detto che si erano divertiti perché gli avevo detto ciò che loro non erano stati capaci di dirgli. Se lo avessero fatto avrebbero messo a rischio il loro ruolo nella squadra. Sarri è un ex direttore di banca e gestisce la squadra come se fosse una di esse. Nel suo cervello c’era come una formula per il successo, pensava: ‘Sono un matematico, l’ho scoperta e so come fare’”.

Il portiere racconta cosa non andava con Sarri in panchina.

“Sarri aveva solo un modo di lavorare. Quando le cose non andavano, diceva semplicemente che dovevamo fare meglio. Gli allenamenti erano ripetitivi. Un giorno io e Giroud ci siamo seduti cercando di capire quante volte avessimo fatto le stesse identiche cose durante la sessione. Abbiamo concluso che durante la stagione solamente in 18 giorni non avevamo svolto il solito, stesso lavoro. Posso capire il motivo per cui i giocatori che volevano semplicemente giocare a calcio pensavano: ‘Ma che senso ha tutto questo?’”.

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