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Gazzetta: perché Ancelotti ha accettato l’Everton (il ruolo del ricchissimo Usmanov amico di Putin)

Il presidente Moshiri (di origini iraniane) e l’imprenditore uzbeko vogliono inserire il club tra i top club della Premier. Hanno sempre investito senza ottenere risultati

Gazzetta: perché Ancelotti ha accettato l’Everton (il ruolo del ricchissimo Usmanov amico di Putin)

Come mai un allenatore come Carlo Ancelotti ha scelto l’Everton? Lo spiega oggi la Gazzetta dello sport.

Il proprietario dell’Everton è l’investitore iraniano-britannico Farhad Moshiri, 64 anni, dal 2016 azionista di maggioranza dei Toffees. Il suo progetto è quello di inserire l’altra squadra di Liverpool

nel circuito delle “big” della Premier, la cosiddetta settima sorella. I tentativi sono falliti, nonostante una girandola di manager: Roberto Martinez, Ronald Koeman, Sam Allardyce, Marco Silva.

E adesso ci prova con Ancelotti. Finora Moshiri ha investito oltre 450 milioni di sterline nel club.

Personaggio fondamentale in questa trattativa è stato

Alisher Usmanov, 66 anni, imprenditore uzbeko di passaporto russo, proprietario del quotidiano di Mosca Kommersant e del provider Mail.Ru, ricchissimo – il suo megayacht Dilbar, lungo 156 metri, è costato 500 milioni di euro -, ex azionista dell’Arsenal, relazioni profonde con Putin, ma anche con le istituzioni italiane. Usmanov, legato da amicizia e da affari con il proprietario dell’Everton.

Usmanov ha portato avanti la trattativa e ha incontrato Ancelotti.

L’Everton non se la passa bene in classifica. È sedicesimo, ed è in piena zona retrocessione con appena tra punti di vantaggio sulla terzultima.

Ma l’Everton viene descritto come una squadra dalle enormi potenzialità. I calciatori più rappresentativi sono il brasiliano Richarlison, il portiere della nazionale inglese Pickford, il difensore colombiano Mina, l’esterno mancino francese Digne, il centravanti Calvert-Lewin e l’attaccante nigeriano Iwobi. C’è anche Theo Walcott.

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