A Milano il Barcellona senza Messi fa record, a Napoli quattro gatti e lo sciopero del tifo

72.000 spettattori a San Siro per Inter-Barcellona B. Mentre il Napoli a cui basta un punto per qualificarsi agli ottavi di Champions giocherà nel deserto

Settantaduemila spettatori da oltre 100 Paesi, un incasso da 7,8 milioni di euro lordi tra quota abbonamenti, biglietti singoli e servizi di ospitalità, e 40 broadcaster che trasmetteranno Inter-Barcellona in più di 200 Paesi. Senza Messi. Col Barcellona “b”, e una qualificazione agli ottavi di Champions che Conte continua a dare per quasi impossibile.

Le fragorose luci a San Siro illuminano a giorno una serata di coppa che in teoria doveva funzionare al contrario. Perché, al buio, nella notte tempestosa c’è invece Napoli-Genk. Il punto per il passaggio del turno è diventato a Napoli un orpello della crisi, quasi un fastidioso inciampo nella corsa all’autodistruzione. Per cui al San Paolo, per quella che in una realtà parallela sarebbe stata una festa, ci andranno sì e no 20.000 paganti. La crisi s’è mangiata tutto, pure le emozioni. E il Genk non aiuta, ha poco appeal, non è il Barcellona insomma.

Il fatto è che nemmeno il Barcellona è il Barcellona. E tutto l’hype questa sfida se l’è giocato in prevendita. Messi a San Siro si paga il biglietto da solo. Peccato che il Pallone d’Oro invece se ne sta a casa, fa turnover, i catalani sono già qualificati e chi se ne frega.

La vendita dei biglietti di Inter-Barcellona – essendo una partita-evento – è iniziata a metà settembre, e proseguita a ritmi costanti fino al sold out. Con la folla delle grandi occasioni i cancelli apriranno in anticipo, alle 18.

Al San Paolo, a quell’ora, un’ora prima appena del match col Genk, andrà invece in scena lo sciopero del tifo. Perché nel pieno dello sconquasso – con Ancelotti che forse darà l’addio a breve, un nuovo tecnico alle porte, lo spogliatoio spaccato, le multe, i ritiri ecc… ecc… – i tifosi della Curva hanno deciso che loro non andranno più allo stadio. Perché “vogliono farci sentire clienti a teatro”: sì, protestano contro il regolamento d’uso dell’impianto.

Mentre di là, a Milano, è appena passato Sant’Ambrogio, c’è stata la prima alla Scala, il Natale è alle porte, e al Meazza l’Inter quasi eliminata fa il record di incassi col Barcellona delle riserve, a Napoli delle feste, in questo momento, non sanno proprio che farsene.

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