La Juventus ha vinto anche se la partita è stata dominata dall’Atalanta. Il merito è della superiorità mentale dei bianconeri

Su Libero, Claudio Savelli scrive dei falli di mano e della confusione che continua ad esistere attorno ad essi. Il pretesto è offerto dalla partita tra Atalanta e Juventus.
“I vertici arbitrali possono organizzare tutte le riunione di questo mondo, ma non risolveranno il problema. Perché è a monte. Il regolamento è stato modificato per rendere più oggettivi i falli di mano, ma è stato scritto così male da aver generato l’effetto opposto. La quantità di eccezioni e cavilli porta quasi tutti gli episodi oltre i confini della regola, così ogni arbitro li interpreta come meglio crede. Accadeva anche prima, ora è solo aumentata la confusione perché sono cresciuti i casi critici”.
Atalanta-Juve ha ribadito che non è cambiato nulla, continua, né probabilmente cambierà.
“Khedira, rigore; Emre Can, nulla. In più, il fallo di mano di Cuadrado a monte del gol di Higuain, non visto e fuori dalla competenza del Var”.
L’unica speranza, conclude, è che i vertici arbitrali
“sistemino le incongruenze che gli illuminati dell’IFAB hanno creato”.
Inspiegabile, comunque, la vittoria della Juventus dopo che a dominare è stata l’Atalanta,
“Anzi, è spiegabile solo con la superiorità mentale della Juve, la stessa di sempre”.
Pochi i cambiamenti apportati da Sarri.
“Non è un demerito di quest’ultimo, tutto il contrario: il tecnico ha mantenuto l’equilibrio, non ha tolto certezze alla squadra, le ha semmai sfruttate. Ha capito di poter vivere di rendita sul lavoro mentale di Allegri. Il gioco rimane interdetto ma la Juve non ne fa un problema, così vince anche le partite che subisce, come quella contro l’Atalanta”.
Anche l’Inter continua a stare al passo.
“L’Inter ha un dominio mentale diverso, più feroce e invadente, in pieno stile Conte, ma è altrettanto efficace”.
La squadra nerazzurra ha approcciato da grande la gara su un campo ai limiti del regolamento,
“adattando lo spirito e lo spartito al contesto. Meno triangoli, più verticalizzazioni”.
E’ stata questa l’importanza della vittoria.
“Non è scontato sapersi ambientare ovunque, è una qualità che appartiene solo alle squadre di vertice e l’Inter lo sta diventando grazie a Conte, un tecnico rigido nei suoi schemi e nelle sue idee ma anche flessibile nella lettura delle partite e delle situazioni”.
Il dislivello di punti che esiste tra Juve e Inter e il resto delle squadre
“è direttamente proporzionale alla differenza mentale”.