Le indagini vogliono chiarire se vi sia stato un piccolo scambio di favori nella scelta degli alloggi degli atleti
Proseguono le indagini del procuratore Giovanni Melilllo sulle presunte irregolarità delle Universiadi.
Finora, come riporta oggi Repubblica Napoli, sono quattro gli indagati per corruzione. Si tratta dell’armatore italo-svizzero della MSC Gian Luigi Aponte, del vice presidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola, della funzionaria regionale Anna Paola Voto, responsabile dell’area istituzionale dell’Aru, e di Rocco Chechile, amministratore unico della società proprietaria del Grand Hotel Salerno.
Quello che è al vaglio degli inquirenti in questo momento è la procedura di assegnazione di 4 atleti alle due navi della MSC. Durante un primo bando nel 2017 fu assegnato alla MSC di fornire l’alloggio degli atleti. In seguito il commissario Latella prese in considerazione altre soluzioni come quella di utilizzare l’area ex Nato. Poi non se ne fece nulla e gli atleti vennero alloggiati su due navi della flotta della MSC.
L’obiettivo dei magistrati è verificare se si sia realizzato, all’ombra della “piccola Olimpiade di Napoli”, come è stata definita l’Universiade un presunto «reciproco scambio di favori e di utilità».
