Pradé: “Chiesa non ha mai chiesto la cessione, né per gennaio né per giugno”
Il ds della Fiorentina: "Montella? Gli ho messo in mano la squadra tardi, non è stato messo da me nelle condizioni giuste per lavorare"

Lo staff dirigenziale della Fiorentina ha incontrato il padre Chiesa per fare il punto sul futuro dell’attaccante viola.
Ne ha parlato il direttore sportivo del club, Pradé.
“Ci siamo detti tante cose e c’è voglia di dialogare. C’è ancora un contratto di due anni e mezzo, quindi niente frenesia. La cosa importante è che lui stia bene e che si metta a disposizione della squadra per portarla a vincere. Dovevamo guardarci negli occhi e dirci qualcosa. Federico non ha chiesto la cessione, né per gennaio né per giugno. Al momento giusto parlerà anche il ragazzo. In questo momento tocca al campo e lui deve parlare lì”.
Pradé parla di un’apertura da parte di Chiesa per restare in viola:
“Da parte sua c’è stata un’apertura. Abbiamo gettato le basi per un nuovo incontro prossimamente. Per il momento, ripeto, ha ancora due anni e mezzo di contratto. E la nostra è una proprietà fortissima. Lui mai alla Juve? Non mi è arrivato questo input dalla società. A gennaio non si muove, non ho mai visto un trasferimento così grosso concretizzarsi nella sessione invernale. Ma non parliamo del suo carattere o di finti infortuni. Lui deve giocare per farci vincere le partite. Montella dopo Verona ha parlato di aspetto mentale, ma lo intendeva collegato a quello fisico“.
Su Montella:
“Siamo tutti sotto esame, non solo lui. Questa è una cosa normalissima. Gli ho messo in mano la squadra tardi, non è stato messo da me nelle condizioni giuste per lavorare. Io alla gente ho chiesto solo fiducia, sapendo che sarebbe stata una stagione complicata. Non ci aspettavamo questo calo. Venivamo da un bel periodo, che poi abbiano rovinato. Ora arriva il Lecce, una partita fondamentale”.
Sul mercato:
“Ho chiesto fiducia perché vogliamo crescere. Andremo a prendere calciatori forti. A gennaio ci sono delle opportunità, tutti lo sanno. Ma nessuno vuole cedere i migliori, quindi non è un mercato che fa crescere”.