Intervistato dalla Gazzetta: “E’ come quando uno ha figli. Se uno di loro combina una sciocchezza mica si può rimproverare anche i suoi fratelli, no?”

La Gazzetta dello Sport ospita oggi una lunga intervista a Pelé. Il 19 novembre saranno passati 50 anni dal suo millesimo gol, segnato nel 1969 contro il Vasco da Gama al Maracanã.
Tra le domande a cui risponde Pelé, ce ne sono anche alcune su razzismo e Var.
Sul razzismo.
«Purtroppo queste cose del razzismo io non le capisco. Siamo tutti esseri umani. Nessuno è meglio o peggio dell’altro. È un problema di invidia, di disuguaglianza. Non credo neanche che si possa rivalersi sulla squadra dandole una sconfitta a tavolino o dei punti di penalizzazione. Non si può condannare il club per quello che fanno i suoi tifosi. È come quando uno ha dei figli. Se uno di loro combina una sciocchezza, mica si può rimproverare anche i suoi fratelli, no?».
Sulla Var.
«È un po’ confuso. L’intenzione originale la trovo positiva. Ma la sua applicazione mi lascia un po’ perplesso»