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Il Consiglio comunale di Verona vuol diffidare Balotelli: “Diffama la nostra città”

Mozione del consigliere Bacciga, perché “non è successo nulla e lui ha scatenato una campagna mediatica. Gli ululati? Sono sfottò”

Il Consiglio comunale di Verona vuol diffidare Balotelli: “Diffama la nostra città”

Non è la curva del Verona che offende Balotelli, è Balotelli che diffama Verona. L’idea geniale è del consigliere comunale veronese Andrea Bacciga (Battiti per Verona), che dopo il caos razzismo scoppiato per i cori contro l’attaccante del Brescia presenta una mozione in Consiglio Comunale che capovolge tutto: bisogna diffidare legalmente il calciatore Mario Balotelli e “tutti coloro che attaccano Verona diffamandola ingiustamente”.

In fondo è il vecchio “non siamo razzisti noi, sono loro che sono meridionali” rielaborato in salsa post-verità sovranista. Ma tant’è. Secondo la mozione Balotelli sarebbe uscito dal campo accusando la tifoseria del Verona di aver intonato cori razzisti ma “nessuno presente allo stadio udiva tali ululati, né il pubblico presente, né la panchina del Brescia né i giornalisti presenti”.

Ed è per colpa dell’attaccante che “iniziava subito una campagna mediatica contro la città di Verona”. E non sia mai… “Non è più accettabile che Verona sia messa sul banco degli imputati pur quando, come in questo caso, non è accaduto nulla”.

La mozione impegna “il sindaco, l’assessore e gli uffici legali del comune a diffidare legalmente e/o adire le vie giudiziali nei confronti del calciatore e di tutti coloro che attaccano Verona diffamandola ingiustamente”.

L’ululato, per Bacciga, “è una sorta di sfotto’, di ingiuria, personalmente non lo vedo più offensivo di un figlio di… o di un testa di…. Sono epiteti ingiuriosi – dice all’Agenzia Dire – allo stadio capita che esistano.

“Lo stadio non è una zona franca. Se lanci una bottiglia in strada non succede nulla, allo stadio rischi il Daspo. All’interno degli impianti ci sono migliaia di telecamere, un controllo capillare. Non riesco a capire dove sia questa zona franca. C’è invece un pensiero dittatoriale del politicamente corretto, per cui se una tifoseria X, per esempio quella del Livorno, espone falce e martello o la faccia di Che Guevara, o scrive ‘Veronesi tutti appesi’, non succede nulla. Se 10 persone del Verona fanno un ululato, Verona viene dipinta come città razzista e piena di odio”.

Il consigliere di ‘Battiti per Verona’ non avrebbe a incontrare Balotelli, dice. “Ma sinceramente non ci tento particolarmente, non è tra i miei desideri più grandi”.

A occhio, la cosa è vicendevole.

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