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Il Sole 24 Ore: Ecco la proposta da 8 miliardi di Mediapro che sta spaccando la Lega

Nel documento che andrà all’esame dell’assemblea previsto anche un rinnovo automatico per un secondo triennio, fino al 2027

Il Sole 24 Ore: Ecco la proposta da 8 miliardi di Mediapro che sta spaccando la Lega

Non era proprio il momento di scatenare una guerra in Lega Calcio, con la partita dei diritti tv in pieno svolgimento. O, forse, era proprio il momento adatto. L’affare da 8 miliardi complessivi atterra in via Rosellini proprio mentre, dopo le dimissioni del Presidente Micciché, sono in via di ridefinizione i rapporti di forza. La causa scatenante della faida, più che politica, riguarda proprio i diritti tv. Lunedì prossimo è previsto l’esame della proposta di Mediapro per la creazione di un canale
della Lega di Serie A per il triennio 2021-24, ma con un’opzione anche per il successivo.

Il Sole 24 Ore scrive di aver visionato il documento che andrà all’esame dell’assemblea, nel quale si prevedono:

“un rinnovo automatico per il secondo triennio che scatterebbe al raggiungimento di 973 milioni di ricavi (oltre Iva) al 2023 (inferiori quindi agli 1,050 miliardi prima previsti, ma un anno prima della scadenza del 2024); non una garanzia bancaria a prima richiesta come fideiussione, ma il pagamento di acconti come minimo anticipato di 200 milioni; un importo di 30 milioni, dalla Lega Serie A a Mediapro come break up fee, per il triennio 2021-2024, in caso di mancata realizzazione del  canale. Questo in un quadro generale in cui per i diritti 2021-2024 Mediapro ha messo sul piatto un fisso da 1.060 milioni, più 55 milioni per gli archivi e  un budget di 78 milioni per la produzione e la distribuzione del canale”.

Tirando le somme ecco i 1,3 miliardi annui di cui tutti parlano. La soglia dei ricavi prevista dall’offerta per far scattare il rinnovo automatico per il triennio è – stranamente – coincidente con la cifra, “quest’ultima tutta garantita da fideiussione”, sborsata per il triennio in corso dal ticket Sky-Dazn.

Scrive ancora il Sole:

“Oltre questa soglia di ricavi scatterebbe la remunerazione per i catalani con proventi che  andrebbero per il 75% alla Lega e il 25% a Mediapro (per i primi 100 milioni proporzione ribaltata)”.

Considerato il livello di sismicità istituzionale che governa il calcio in questo momento, non ci sono certezze sul futuro. Anche se una data sicura c’è, ed è il 30 novembre, data di scadenza dell’offerta considerata da Mediapro irrevocabile.

In Lega, oltre ai fan di Mediapro, Lotito in testa, non mollano anche i detrattori, che

“non dimenticano quanto accaduto per il triennio in corso, assegnato sul filo di lana proprio dopo che La Lega ha estromesso Mediapro contestando il mancato deposito delle garanzie necessarie”.

Per il Sole 24 Ore, infine, sussiste un altro problema:

“Una delle ipotesi contenute nel business plan di Mediapro, a quanto risulta sarebbe un parco abbonati superiore ai 4 milioni al 2021 con Arpu fra i 27 e i 34 euro oltre a 50-70mila esercizi commerciali con Arpu superiore ai 200 euro. Il massimo dei clienti, attorno ai 3,7 milioni, è stato raggiunto nel 2016-2017 fra Sky (2,2 milioni) e Mediaset Premium (1,5 milioni). E la stessa Sky per raggiungere i 5 milioni attuali ha dovuto faticare non poco e non poco tempo. Ma questa è la scommessa dei catalani”.

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