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Il Cosport: Milano scossa dal proiettile a Conte

L’inchiesta della Procura, l’intervento del sindaco. Forse Conte non lo aveva detto alla moglie. Potrebbe trattarsi di un mitomane

Il Cosport: Milano scossa dal proiettile a Conte

Fa ovviamente discutere la notizia della busta con proiettile inviata all’Inter e indirizzata ad Antonio Conte. Ne scrive il Corriere dello Sport.

La città di Milano e il mondo del calcio sono scossi dalle minacce di morte indirizzate giovedì al tecnico dell’Inter Antonio Conte. Come rivelato dal Corriere della Sera e da Il Giorno, tre giorni fa nella sede dell’Inter di viale della Liberazione è stata recapitata una lettera anonima, scritta in un italiano sgrammaticato, che conteneva un proiettile per fucile calibro 22 e messaggi minatori espliciti rivolti al tecnico. Un episodio grave che, dopo la denuncia presentata al Nucleo Informativo dei Carabinieri di via della Moscova, ha spinto la Procura milanese ad aprire un’inchiesta, al momento a carico di ignoti, con l’accusa di minacce aggravate e detenzione di munizioni.

“Sembra che le minacce non siano riconducibili né ad ambienti criminali né a qualche frangia estrema del tifo organizzato, ma che si tratti del gesto di un mitomane che avrebbe preso di mira Conte come in passato è successo ad altri personaggi famosi”.

C’è poi la smentita della moglie. Scrive il quotidiano:

La moglie di Conte, Elisabetta Muscarello, in mattinata si era sfogata su Facebook negando l’episodio («Per la cronaca, la storia del proiettile è una bufala»), forse perché il marito aveva preferito non riferirglielo con l’intento di risparmiarle delle preoccupazioni.

Il sindaco di Milano, Luigi Sala, ha detto che scriverà al tecnico dell’Inter.

Neppure un paio di mesi fa Conte aveva parlato di «un’Italia peggiorata all’ennesima potenza. Dopo tre anni all’estero vedo tanto odio e rancore, due cose diseducative per le nuove generazioni. Tutti dovremmo farci un’analisi di coscienza».

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