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Gigi Riva sul razzismo: “Le società non perdano tempo. Il tifo sta peggiorando, combattiamo i pochi razzisti”

Intervistato dalla Gazzetta: “Ci sono i mezzi per cacciare cialtroni e violenti che se la prendono con i calciatori di colore. Per poi magari andare a chiedergli foto o maglia”

Gigi Riva sul razzismo: “Le società non perdano tempo. Il tifo sta peggiorando, combattiamo i pochi razzisti”
All'asta la maglia di Gigi Riva di Torino-Cagliari 0-4

La Gazzetta intervista Gigi Riva. Domani il celebre attaccante del Cagliari, il numero 11 più forte della storia del calcio, compie 75 anni.

Del suo Cagliari ricorda che era

“un gruppo forte e magnifico. Amici prima che compagni, in tanti hanno scelto di stabilirsi a Cagliari e di tanto in tanto ci mettiamo assieme attorno a un tavolo. Ma Piero Cera rimane indimenticabile. Capitano silenzioso con un carisma unico. Risolveva e appianava i problemi per poi trovare la soluzione giusta. Capitano e regista arretrato inarrivabile”.

Anche lui ha scelto di restare

“Ho scelto di stare in questa terra, senza mai pensare a questioni economiche o di successo. Adesso si possono dire tante cose, il calcio è completamente cambiato, e per certi aspetti non in meglio. Ma di quella decisione ne sono sempre molto orgoglioso”.

Nel Cagliari di oggi, dice, “tutti sanno cosa fare”, sanno leggere le partite, ma c’è ancora tanto da giocare, anche se la squadra può giocarsela con chiunque.

Riva parla anche di Balotelli. Lo definisce un ragazzo d’oro, come Cassano.

“Ragazzi d’oro. Quel che è successo a Verona a Mario è ignobile. Ci sono i mezzi per cacciare cialtroni e violenti che se la prendono con i calciatori di colore. Per poi magari andare a chiedergli foto o maglia. Le società non devono perdere tempo. Il tifo sta peggiorando e se i razzisti sono pochi combattiamo quei pochi”.

Le partite vanno fermate, dice, “specie se con gli avvisi non si riesce a metterli a tacere”.

 

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