Il Napoli avrebbe riconosciuto in lui il capo della rivolta, infatti De Laurentiis ha deciso di multarlo per il 50% dello stipendio

Non sembra esserci una soluzione all’orizzonte per la crisi del Napoli, almeno quella tra i calciatori e la società. Dopo la partenza delle raccomandate con le richieste di De Laurentiis la squadra si prepara a rispondere anche per le vie legali. La la situazione più compromessa appare, secondo la Gazzetta dello Sport, quella con il capitano Lorenzo Insigne. Sarà lui insieme ad Allan infatti a pagare di più per l’insubordinazione della squadra del 5 novembre. Secondo il quotidiano sportivo infatti il Napoli ha riconosciuto nel capitano il leader dell’ammutinamento
“C’è una novità: non sarà il solo Allan a dover pagare, eventualmente, la multa del 50 per cento sullo stipendio mensile lordo. Aurelio De Laurentiis ha chiesto la stessa sanzione anche per Lorenzo Insigne che non è stato convocato per Liverpool: soffre per una contusione al braccio destro. Nel suo caso, comunque, la mazzata sarà ancora più pesante, perché se riconosciuto colpevole, dovrà pagare 350mila euro lordi, contro i 200 mila che verranno trattenuti dallo stipendio di Allan. Nel capitano, probabilmente, il club ha riconosciuto il capo della rivolta, colui che ha convinto gli altri, insieme a Allan e Mertens, a marinare il ritiro e ad aprire il braccio di ferro con la dirigenza. E, allora, altro che mediazione!”