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Damascelli: la ribellione codarda di Insigne, che invece di spiegare si è dato alla fuga

Una storia sgradevole come quella di Conte ma più clamorosa e codarda. Ma il Napoli è stato grande prima di Insigne e dei suoi sodali e tornerà ad esserlo dopo

Damascelli: la ribellione codarda di Insigne, che invece di spiegare si è dato alla fuga

Su Il Giornale, Tony Damascelli sugli atti sovversivi di Milano e Napoli dopo il martedì di Champions.

La ribellione di Napoli è peggio di quanto accaduto con Conte furioso verso la società. Conte è questo, scrive, anche se è “peggiorato rispetto al passato”. In una qualsiasi azienda non calcistica sarebbe stato già mandato via per giusta causa per un comportamento del genere.

Più “clamorosa e anche codarda” è la questione che riguarda il Napoli. Perché all’errore di De Laurentiis, “che, con i toni del padre padrone”, ha deciso il ritiro, si sono aggiunti “i comportamenti ambigui di  Ancelotti” che pubblicamente ha detto di non essere d’accordo e, ancora più grave, l’insubordinazione dei calciatori che hanno sospeso il ritiro.

Ancelotti può rischiare il licenziamento, a differenza di Conte, a meno che non metta a disposizione lui per primo, “per dignità”, il proprio mandato.

Ma non si risolverebbe comunque la questione.

“Perché De Laurentiis dovrebbe poi gestire un gruppo di rivoluzionari in Jaguar, guidato da un capitano che invece di spiegare la ribellione ha scelto la fuga”.

Sono due storie che avvelenano club illustri, e in cui tutti gli attori della commedia dimenticano un dato fondamentale, conclude Damascelli:

“l’Inter esisteva prima di Conte ed esisterà dopo lo stesso, il Napoli è stato grande prima di Insigne e dei suoi sodali e tornerà ad esserlo, dopo gli stessi. Il resto è propaganda di chi non ama davvero il calcio ma soltanto se stesso. Si replica”.

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