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Crosetti: Mourinho taumaturgo, tocca il Tottenham e magicamente lo guarisce

Erano due mesi che la squadra non vinceva. E’ bastata la sua presenza. Ora anche Mou è di quelli che prendono il tram in corsa, cercando di attaccare con il vinavil i pezzi di una squadra scassata

Crosetti: Mourinho taumaturgo, tocca il Tottenham e magicamente lo guarisce

Erano due mesi che il Tottenham non vinceva. E’ bastato il ritorno di Mourinho per riuscirci. Lo scrive Maurizio Crosetti su Repubblica.

“Basta la parola, o forse la presenza: Mou torna e vince. Il Tottenham non ci riusciva da due mesi, a lui sono bastati tre giorni”.

Mourinho lo avevamo perso da quasi un anno, da quando, il 18 dicembre 2018, era stato esonerato dal Manchester United.

“Undici mesi senza di lui possono essere eterni, oppure scivolare via inosservati: brutto segno, se è successo. Come se Mou avesse cominciato a essere un po’ meno Mou. Ora lo chiamano “The Humble One”. Umile, addirittura: ma chi ci crede?”.

Come un re taumaturgo, forse solo “un po’ invecchiato e un filo imbolsito”,

“Mourinho ha toccato il Tottenham e il Tottenham è magicamente guarito”.

Il Tottenham ha così vinto 3-2 contro il West Ham.

“Mou ha firmato molti autografi sui foglietti che gli passavano i tifosi avversari, ha sorriso, ha esultato, ha preso appunti con la stilografica, ha scherzato con i raccattapalle, ha passeggiato nel suo trench blu, ha fatto qualche zompo senza venir meno alla compostezza, ha detto (gran paraculo) di avere scelto il Tottenham perché ci giocano atleti che lui in passato avrebbe tanto voluto, figurarsi, come no”.

Per la prima volta nella sua vita, Mourinho è arrivato in un club che lo ha accolto con scetticismo. Una parte del pubblico preferiva Pochettino

“che però è un diminutivo, mentre Mourinho è superlativo assoluto. Se il viale del tramonto esiste per tutti, il mitico José dovrà evitare le foglie morte su cui a volte è facile scivolare, e tirare in lungo un possibile declino. Ora è pure lui di quelli che prendono il tram in corsa, cercando di attaccare con il vinavil i pezzi di una squadra scassata. Chissà se questo lo annette alla schiera degli umani, probabilmente no. Nell’attesa, buon lavoro più all’allenatore che all’icona”.

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