Su Repubblica: si faccia come si è fatto con i criminali mafiosi, con gli assassini rossi e neri: si cerchino i pentiti, si dia motivazione ai collaboratori di giustizia
È duro l’intervento di Maurizio Crosetti su Repubblica contro il razzismo. Prende spunto dagli ultimi episodi, quello di cui è stato protagonista ieri Mario Balotelli nella gara contro il Verona e i cori della Curva Sud della Roma contro i napoletani.
Non è possibile che uno Stato capace di distruggere il terrorismo e decapitare la mafia non sappia catturare, giudicare e punire i razzisti da stadio.
Ogni arma in nostro possesso deve essere usata per debellare questo problema che affligge il calcio. Le armi ci sono oramai, finanche le telecamere che consentono il riconoscimento facciale.
Il tempo della sacrosanta indignazione è finito. Il calcio dimostri di essere diverso da troppa Italia sempre più becera e razzista e ormai orgogliosa di esserlo.
Fino ad oggi nessuno o quasi è stato punito. La giustizia sportiva non sembra essere stata in grado di arginare il fenomeno e rendere giustizia a chi è stato gravemente e ingiustamente offeso.
Si faccia come si è fatto con i criminali mafiosi, con gli assassini rossi e neri: si cerchino i pentiti, si dia motivazione ai collaboratori di giustizia.