Il Napoli resta in crisi di gioco e di idee. La squadra è lenta, involuta, anche supponente e sprecona in contropiede. Il pari assomiglia a una sconfitta soprattutto per il tecnico azzurro
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Il pareggio di San Siro lascia il Milan e il Napoli “nei guai e con le spalle al muro”, scrive Alessandro Bocci sul Corriere della Sera.
“Il pari, in questa situazione complicata, assomiglia a una sconfitta e il discorso vale per Pioli ma soprattutto per Ancelotti”.
San Siro applaude Ancelotti che però torna a casa senza sorrisi.
“La sua squadra è lenta, involuta, anche supponente e sprecona in contropiede prima con Callejon e poi con Insigne durante il primo tempo”.
Il Napoli non vince da 6 partite, Champions compresa. Alle porte c’è l’infernale viaggio ad Anfield per incontrare il Liverpool.
La squadra
“resta in crisi di gioco e di idee. La tensione tra i giocatori e il club è un fardello pesantissimo e condiziona il futuro di Ancelotti, che rischia di essere scaricato da tutte e due le parti”.
Il pareggio in rimonta va un po’ meglio a Pioli.
“Il Milan ha più energia dei rivali e conferma la crescita sul piano del gioco anche se chiude con il fiatone e per la prima volta non perde contro una big”.
Servirebbe di più a questo Milan, soprattutto che Piatek tornasse al gol. Il polacco è sembrato
“lento, intristito, non è quasi mai dove deve essere e spreca due ghiotte opportunità dentro l’area, la prima di testa e la seconda di piede. Errori gravi che potrebbero indurre Maldini e Boban a accelerare su Ibrahimovic”.
Il pareggio mette un freno alle sconfitte, ma la classifica continua a preoccupare.
“La crisi resta aperta sia per il Diavolo che per il Napoli. E in una serata bruttina e piovosa stonano i cori degli ultrà milanisti contro i napoletani prima della partita. Solita inciviltà a cui non vogliamo abituarci”.