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CLAMOROSO A NAPOLI – Domani scuole aperte

Si torna in classe nonostante la minaccia di qualche goccia di pioggia. I ragazzi e i bambini napoletani contro il sindaco: “Tutta qui la tua rivoluzione?”

CLAMOROSO A NAPOLI – Domani scuole aperte

È notizia di poco fa. Qualcosa che genera sconforto e speranza insieme nell’intera cittadinanza.

Domani, a Napoli, le scuole saranno incredibilmente aperte.

Il bollettino della Protezione Civile non è allarmante, niente allerta meteo. I cancelli degli istituti scolastici cittadini apriranno alle 8 in punto per accogliere gli studenti di ogni grado. Le previsioni danno solo pochi millimetri di pioggia e vento moderato. Nulla, insomma, sembra impedire la frequenza.

Ad annunciare la novella è stato l’urlo spontaneo degli alunni napoletani. Un urlo ribelle e feroce, che ha fatto tremare pavimenti e mura di Palazzo San Giacomo e di tutte le municipalità cittadine.

“de Magistris, questo non ce lo dovevi fare!”

I ragazzi si preparano già, naturalmente, ad una ritorsione. Nelle chat iniziano ad organizzarsi per flashmob in piazza Municipio, con cartelloni e megafoni. Lo slogan più quotato è il seguente:

“Sindaco, ridacci la rivoluzione arancione! E pure l’allerta meteo”

Dopo quattro giorni di chiusura in una settimana per allerta meteo, sembra loro impossibile tornare a scuola di giovedì, e avere ancora due interi, interminabili, giorni di lezione da affrontare.

Eppure è così. Domani le scuole riapriranno. Nulla osta. Nemmeno gli alberi cadenti della città. Basta non appoggiarvisi sopra con veemenza né scuoterli con troppa forza. Domani, almeno, resteranno in piedi.

Gongola il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Voci di corridoio raccontano che, nella sua stanza a Palazzo Santa Lucia, sia stato visto mentre calpestava una bandana arancione e poi la ingoiava senza masticare. Sul viso un ghigno malefico e, tra le labbra, un sussurro: “Personaggetti”.

Vi terremo come sempre aggiornati sugli sviluppi del caso.

Il sindaco ha preso la decisione di ritorno da Copenaghen.

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