ilNapolista

BeIN contro la Supercoppa in Arabia Saudita: “Pronti a lasciare la Serie A”

I proventi derivanti dall’emittente del Qatar rappresentano circa il 55% delle entrate della Serie A provenienti dai diritti esteri. Il CEO: “Rischiano di perdere 500 milioni per non perderne 22,5…”

BeIN contro la Supercoppa in Arabia Saudita: “Pronti a lasciare la Serie A”

La Supercoppa Italiana in Arabia Saudita proprio non va giù a BeIN Media, uno dei principali partner commerciali della Serie A. L’emittente del Qatar, che versa nelle casse del calcio italiano circa mezzo miliardo di euro per tre anni, spinge da tempo perché la Serie A scelga un’altra sede per la finale della coppa che quest’anno si disputa tra Juventus e Lazio, nonostante un contratto da 22,5 milioni di dollari per l’organizzazione di tre partite in cinque stagioni.

Il problema per BeIN è che in Arabia Saudita opera anche l’emittente pirata beoutQ, che continua a “piratare” le sue trasmissioni sportive, a cominciare dai Mondiali del 2018 in Russia.

Secondo quanto riportato da “Bloomberg”, BeIN starebbe addirittura riconsiderando tutti i suoi accordi finanziari con il calcio italiano, che rappresentano circa il 55% delle entrate della Serie A provenienti dai diritti esteri:

“BeIN sta riconsiderando attivamente l’intera relazione commerciale con la Serie A in seguito alla decisione della Lega di proseguire con l’organizzazione della finale di Supercoppa il prossimo mese in Arabia Saudita. È notevole ciò che la Serie A sembra essere disposta a mettere a repentaglio, non solo i proventi derivanti da uno dei suoi maggiori partner nelle trasmissioni, ma anche l’esposizione che BeIN offre alla Lega nei mercati di tutto il mondo”.

Per Yousef Al-Obaidly, CEO di BeIN Media, la Serie A, ma anche la Liga, fa giocare la Supercoppa “in un Paese che ha rubato i diritti commerciali di tutti i suoi partner mediatici per oltre due anni, distruggendo nel contempo il valore del calcio italiano”.

Luigi de Siervo, attuale a.d. della Serie A, ha detto a Bloomberg che “La Lega non poteva non onorare il contratto”.

 

ilnapolista © riproduzione riservata