Barbano: senza Insigne è un bene per il 4-4-2 di Ancelotti
Liverpool-Napoli è importante anche in chiave futura. De Laurentiis lo ha capito, ecco perché ha mandato nelle ultime ore segnali di pace

Il Napoli ha due possibilità per passare il turno in Champions. Una stasera, contro il Liverpool. L’altra contro il Genk. Stasera non sarà facile dato il livello dell’avversaria. Il problema, quindi, non sarà come si fa a vincere, scrive Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport, ma come si gioca.
“Se il Napoli esce con onore, anche perdendo, dimostra due cose: che può mettersi in tasca la qualificazione nella sfida non proibitiva in casa contro i belgi e, soprattutto, che il tecnico ha ripreso il governo dello spogliatoio”.
Questa seconda conseguenza, scrive Barbano, presenta diversi profili. Ancelotti parla di serenità dell’ambiente interno ma dal 5 novembre la squadra ha dimostrato di avere la testa altrove. Nell’intera vicenda dell’ammutinamento, il tecnico
“ha cercato, fin dal dissenziente ‘obbedisco’ al diktat di De Laurentiis, di salvaguardare il suo prestigio e la sua autorevolezza in un sentiero strettissimo, facendo slalom con sapiente tatticismo tra le supermulte e i mancati rinnovi contrattuali. Stasera sapremo se ci è riuscito”.
Sapremo, soprattutto, se nonostante tutto ciò che si racconta,
“può ancora mobilitare verso un obiettivo sportivo le energie mentali e fisiche di un gruppo provato ma non in frantumi”.
Ma c’è anche un altro profilo da tenere in conto, quello tattico. Stasera il Napoli giocherà senza Insigne. Ancelotti dice che non c’è nessun caso da montare, ma che la sua assenza è importante, non si tratta di esclusione o di autoesclusione.
“Non sapremo mai perché il fantasista rinunci a essere presente in una trasferta così importante, magari in panchina, magari con un’infiltrazione per quel dolore al gomito che pure non gli ha impedito di allenarsi con il gruppo”.
Di fatto, però, oggi Ancelotti potrà provare in una partita importante il suo modulo preferito, il 4-4-2. Utilizzando Lozano, che è stata la sua prima scelta di mercato.
“Ancelotti ha 90’ minuti per dimostrare che la formula tattica e l’undici in cui crede di più possono archiviare definitivamente il 4-3-3 di sarriana memoria”.
Ecco perché, scrive Barbano, Liverpool-Napoli parla al presente ma anche al futuro.
“Deve averlo compreso De Laurentiis, se è vero che, con la sua intuitiva astuzia, ha fatto giungere nelle ultime ore segnali di fumo che parlano di pace”.