La bellezza di Di Lorenzo, la paura per Hysaj. Lozano che diventa sosia di Edu Vargas, la mattonella di Insigne. Il gol divorato da Llorente
Le pagelle di Torino-Napoli
MERET. In questa grigissima settimana di pareggi, il giovane Meret continua a distinguersi per la sua inclinazione al Pronto Intervento. Risponde sempre alle chiamate, tipo quella all’ultimo secondo del primo tempo, sul tiro di Ansaldi. Il resto è gestione pura – 6,5
Diciamo che di parate ne ha fatta una sola, quella che dici tu, appunto. Ma che è stata così importante che noi gli mettiamo il voto solo per quella – 6,5
DI LORENZO. In quanto a diligenza, e anche intelligenza, può ormai competere con Callejon. Chiude e spinge, e in difesa compie una cosa notevole disarmando l’ex Verdi al 63’ – 6,5
Caro Fabrizio, qui siamo di fronte al vero gioiello. Questo ragazzo è una delizia. Come deliziosa è stata la palla servita sulla testa di Llorente, una cosa così bella che lo spreco che ne ha fatto lo spagnolo sarebbe da fustigazione (per lo spagnolo). Ma poi gli interventi, le uscite palla al piede, i disturbi per far sbagliare gli avversari. Io, francamente, non mi sento di dargli meno del voto che gli do – 8
MANOLAS. Lui e il collega Luperto devono tenere a bada il pollaio offensivo dei granata. E alla fine Belotti non combina granché – 6
Mi sembra non abbia sbagliato niente, neppure nel piglio con cui ha gestito la partita. Merita forse qualcosa in più – 7
LUPERTO. Bene in fase d’uscita, regala un autentico colpo di mazzo all’85’, vera classe. Contro il Gallo fa il Lupo e la spunta – 6
Belotti non era mica un cliente facile, Fabrizio. Eppure lui gioca sereno e tranquillo, con calma, si prende il tempo di cui ha bisogno. E’ da elogiare – 7
HYSAJ. Per fortuna la piroetta provocata da Ansaldi non fa danni, ma un po’ di paura l’abbiamo avuta, Ilaria cara. Gioca solo mezzora: una doppia sorpresa. Ché gioca, appunto, e perché va a sinistra. Ma è più rigido del solito – 5,5
La caduta è stata così brutta che non ho avuto il coraggio di rivedere nemmeno i replay, Fabrizio. Devo dirti la verità, la paura che mi ha preso è stata così potente da farmi cancellare in un colpo qualsiasi cosa potessi aver scritto sul taccuino fino ad allora – sv
GHOULAM dal 33’. A vederlo così titubante, si comprende perché Re Carlo abbia schierato il Faticatore Albanese e non lui a sinistra nella formazione iniziale – 4,5
Non è proprio in condizione, concordo – 4,5
ALLAN. E’ la metafora di questo Napule senza la fatidica intensità e soprattutto senza la necessaria luccicanza, lo shining che fa male e abbatte gli avversari. Non leva e non mette. La mediocrità perfetta che si rispecchia in una partita brutta che finisce a zero a zero. La cronaca, poi, ci racconta di un Meité che lo sbeffeggia a più riprese. Per fortuna che si ricorda di essere Allan all’85’, fermando Ola Aina e il contropiede granata – 5,5
Molto meglio nella ripresa che nel primo tempo. Ciò non toglie che è sembrato, a tratti, uno dei più vivi – 6
FABIAN RUIZ. Nel primo tempo sovrasta per impegno tutti i suoi compagni. Al 10’ va al tiro dopo una bellissima discesa di Luperto ma Sirigu respinge. Un quarto d’ora più tardi, l’Aquila Fabian manca di un’anticchia un classico taglio di Insigne. Nella ripresa il suo “ovunquismo” si spegne e si allinea alla media generale, più o meno – 6
Nella ripresa non l’ho proprio sentito nominare, Fabrizio. Diciamo che la sufficienza vale solo per il primo tempo – 6
ZIELINSKI. Imbrocca uno strappo dei suoi una volta sola, Ilaria, al 49’. Indi serve la pelota al Messicano e tutto svanisce. Tra scivolate e palle perse, l’ex San Piotr ha fatto uno show imbarazzante – 4,5
Imbarazzante è la parola giusta. Non mi imbarazza dargli il voto che credo meriti – 4,5
LOZANO. Voglio credere, Ilaria, che il Messicano vero sia quello visto all’esordio nell’altra trasferta di Torino. Questo qui è semmai il sosia di Edu Vargas, do you remember? – 4
Ummarò, e che mi hai ricordato! Questo Lozano non vince e neppure convince, purtroppo. Forse la sua peggiore partita da quando è nel Napoli – 4
CALLEJON dal 61’. Il Napule non ha furore, né cazzimma. Re Carlo gli concede una mezzora abbondante per “lampiare” e illuminare, ma anche Callejon è alquanto scarico – 5,5
Se non altro serve un paio di palle a Llorente, che nella moria delle vacche di stasera mi sembra come nominare l’Eldorado – 5
MERTENS. Non gli riesce praticamente nulla. Incredibile. Certo, tenta quel pallonetto da cineteca, che però rimane unico e solo. Forse rimetterlo al centro dell’attacco, con il 4-3-3, per restituire quella sfaccimma di mattonella a Insigne non è stata una buona idea – 4,5
Irriconoscibile. Solo, come quel pallonetto morbido che è l’unica cosa degna di essere ricordata – 5
INSIGNE. Al 14’ è maledettamente egoista, quando vola verso l’area e prova il gol della rivalsa e della vendetta contro Ancelotti anziché darla a Ciro il Biondo. Avrebbe bisogno di uno psicologo, dico sul serio Ilaria, uno di quei mental coach che lo inviti a uscire dalla ristrettezza dei suoi orizzonti, mattonella compresa – 4,5
C’a scasserei quella mattonella, Fabrizio – 5
LLORENTE dal 67’. Tre colpi di testa e almeno il primo è un gol mangiato – 5
Sbaglia la palla gol della partita. Sbaglia la palla gol della partita. (potrei ripeterlo all’infinito, ma mi fermo) – 5
ANCELOTTI. Il paradosso di questo periodo è che il Napule a Genk fa una partita ancora più brutta ma crea quattro nitide palle gol. Stasera nemmeno quelle. Io vado sotto la sufficienza, Ilaria, per me è un dolore, ma nelle ultime quattro partite (Cagliari, Brescia, Genk e Torino) la rivoluzione di Re Carlo si è fermata – 5
Io mi chiedo solo come mai, Fabrizio. E mi auguro cambi qualcosa al più presto. Perché il sonno che ti prende guardando il Napoli no, non lo posso accettare – 5
ARBITRO DOVERI. E’ stato bravo, diciamolo. Mi resta qualche dubbio su Izzo che allaccia al collo Ghoulam ma forse è parva res – 6,5
Diciamo che non condiziona nulla, però Izzo ha provato a strozzare Ghoulam, questo possiamo serenamente affermarlo – 6