Era arrivato a Napoli l’estate precedente. Bianchi, in emergenza, lo schierò attaccante. Il gol fu una boccata d’ossigeno per la squadra che lottava per non retrocedere
Il Corriere dello Sport ricorda la delicata stagione del Napoli 1992-93, quando un gol di Policano contro l’Atalanta fu decisivo per salvare il Napoli dalla retrocessione.
Fu un anno complicato per il Napoli di Ferlaino. In panchina c’era Ranieri. L’attacco, ormai privo di Maradona dall’anno precedente, fu rinforzato con Fonseca, mentre in mediana e difesa furono presi Thern, Pari e Policano.
La squadra aveva un buon potenziale offensivo, ma una linea difensiva non all’altezza anche per questioni anagrafiche. La stagione iniziò male e Ferlaino esonerò Ranieri. Al suo posto arrivò Ottavio Bianchi. Il Napoli lottava per la retrocessione.
Il 28 marzo 1993 al San Paolo arriva l’Atalanta. In attacco ci sono problemi: Careca è alle prese con i postumi di uno stiramento e Fonseca è squalificato. La maglia numero 9 è assegnata quindi a Policano, affiancato da Bresciani. Devono fronteggiare Alemao, centrocampista acquisito dall’Atalanta in estate.
Gli azzurri iniziano la partita a ritmo altissimo. La prima occasione capita sulla testa di bresciani, che però non colpisce con forza e il portiere Ferron non ha difficoltà a prenderla.
Al 20’ del primo tempo Policano si inserisce sul secondo palo, riceve un ottimo cross da sinistra e gonfia la rete dell’Atalanta.
“Il San Paolo è una bolgia, l’importanza di questa rete è massima”.
Il punteggio sarebbe rimasto sull’1-0 ma il Napoli non smise di attaccare. Ma, soprattutto, a rivelarsi decisivo fu proprio un bomber improvvisato, Policano.