Polverosi: la Nazionale appartiene agli italiani. La maglia verde è un tradimento
Sul CorSport: l’azzurro è l’unico colore possibile per la squadra che rappresenta l’Italia. Sulla Nazionale non si scherza, non può essere ridotta al commercio

Sulla questione maglia verde Nazionale arriva il no lapidario di Alberto Polverosi. Sul Corriere dello Sport non usa mezzi termini:
“La Nazionale in verde io non la guardo”.
E’ un tradimento, scrive.
Il ct Mancini dice di preferire l’azzurro, spiega, ma
“l’azzurro non è un colore da preferire, è l’unico colore possibile per la squadra di calcio che rappresenta l’Italia. Perché sulla Nazionale non si scherza”.
Passi per la Juve con la maglia bianco panna e calzoncini rossi come il Bari e persino Ronaldo e Dybala che fanno il riscaldamento con la maglietta maculata. La Juve è di Agnelli e decide lui come metterla in campo. E’ un problema suo e dei tifosi juventini.
“Ma la Nazionale no. La Nazionale è mia e di 60 milioni di italiani. È soprattutto di chi l’ha indossata, di chi le ha reso onore, di chi si è spaccato le gambe con l’azzurro sulle spalle”.
Non c’è alcun bisogno per inventarsi una cosa del genere. Serve solo a vendere qualche maglia in più,
“ma la Nazionale è un’idea, è Storia, non commercio”.
Si chiama Nazionale perché è della nazione, scrive Savelli. La Federcalcio dovrebbe chiedere agli italiani, cosa ne pensano, perché sono loro
“gli unici padroni della Nazionale”