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La Procura Federale ha aperto un’indagine sull’elezione di Micciché

In particolare si punta il dito sulle modalità con cui venne effettuato il voto che avrebbe dovuto essere segreto e fu invece accompagnato dalle dichiarazioni pubbliche di voto

La Procura Federale ha aperto un’indagine sull’elezione di Micciché

La Procura della Federcalcio ha aperto un’indagine sulle frasi del presidente del Genoa, Preziosi, con le quali viene messa in dubbio la regolarità del voto dell’assemblea di Lega del marzo 2018 guidata dall’allora commissario Malagò e nella quale fu eletto presidente Gaetano Miccicchè.

La notizia è stata riportata dall’Ansa che ricorda che Miccichè fu eletto il 19 marzo 2018 al vertice della Lega Serie A, reduce da un dal commissariamento di Carlo Tavecchio e poi del presidente del Coni, Giovanni Malagò.

Fu proprio Malagò avrebbe fatto il nome di Micciché per la carica

In particolare, si punta il dito sul fatto che Micciché non abbia lasciato la carica nel CdA di RCS, guidata dal presidente del Torino Urbano Cairo e che quindi non sia di fatto indipendente. E ancora sul cambiamento dell’ultimo minuto nello statuto e sul voto unanime per l’elezione, in una votazione che avrebbe dovuta essere a scrutinio segreto ma invece si è proceduto ad una votazione segreta ma accompagnato dalle dichiarazioni pubbliche di voto (tutte a favore di Miccichè), per insistenza in particolare dell’a.d. della Roma, Mauro Baldissoni, e del presidente della Juventus, Andrea Agnelli.

Alla fine, Miccichè fu quindi eletto per acclamazione e non furono scrutinate le schede, che sono tuttora custodite nell’urna elettorale sigillata.

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