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Il Corsport: “Giampaolo non è ipocrita, quindi non va bene”

Il vicedirettore Barbano attacca Maldini e Boban: “si può licenziare un allenatore così senza licenziare anche chi l’ha chiamato, e magari chi, non volendolo, l’ha prima subìto e poi isolato?”

Il Corsport: “Giampaolo non è ipocrita, quindi non va bene”

“Giampaolo non è ipocrita, questo è il suo torto”. Sul Corriere dello Sport, il vicedirettore Alessandro Barbano scrive che non è possibile licenziare, dopo sole sei partite, un allenatore chiamato a ricostruire un ciclo. Eppure è quanto sta accadendo al Milan con Giampaolo.

La sensazione, scrive, è che, più dei risultati, pesi sul destino del tecnico

quella totale assenza di vernice pubblica che siamo soliti definire ipocrisia, quel rendere visibile il dolore negli occhi che si abbassano davanti alle telecamere, quella nudità della sua malcelata solitudine che ne fa l’icona di un eroe perdente”.

La sua colpa è quella di

“non aver stampato sul volto né l’ossessione allo sterminio di un Conte, né la nevrosi di una scienza esatta di un Sarri, e neanche la placida furbizia di un Ancelotti”.

Giampaolo porta in dote solo la sincerità e questo non va bene.

Ma la domanda che si pone Barbano è questa:

“si può licenziare un allenatore così senza licenziare anche chi l’ha chiamato, e magari chi, non volendolo, l’ha prima subìto e poi isolato?”

Insomma, si può licenziare Giampaolo senza mandare via anche Maldini e Boban?

“La crisi rossonera mostra quanto può essere fragile l’architettura gestionale di un sistema finanziario, in mancanza di una leadership chiara e autorevole. E quanto è facile, in un contesto simile, ricompattarsi cercando un capro espiatorio”

Il Milan dice che Giampaolo è un integralista, ma ha fatto una campagna acquisti da 80 milioni senza nemmeno consultare il suo tecnico. Gli ha lasciato in dote un Piatek che cerca solo la porta mentre Giampaolo sognava un attaccante capace di palleggiare ed essere altruista.

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