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I tifosi contro i post di Demiral e Under (pro Turchia). Ma i club non prendono posizione

Fanno discutere le esternazioni social dei due calciatori di Juve e Roma. Il club giallorosso sarà impegnato in Turchia contro il Basaksehir a novembre

I tifosi contro i post di Demiral e Under (pro Turchia). Ma i club non prendono posizione

Ieri abbiamo accennato alla questione di Demiral, che, su Twitter, si è schierato con la Turchia. Le truppe di Erdogan avanzano in Siria a caccia di curdi, lasciandosi alle spalle centinaia di morti e scatenando lo sdegno dell’intera Europa.

Oggi la storia è sui giornali, insieme ad un altro episodio che coinvolge Cengiz Under, calciatore turco della Roma.

Demiral, ieri, pubblicando una foto in cui un soldato di Ankara assiste una bambina, ha scritto:

“La Turchia ha 911 chilometri di confine con la Siria. Questo è un corridoio di terroristi. Il Pkk e l’Ypg sono stati responsabili della morte di circa 40mila persone, incluse donne, bambini, neonati. La missione della Turchia è quella di prevenire la creazione di un corridoio del terrore sui nostri confini meridionali e di riportare due milioni di siriani in territori sicuri”.

Ed ha usato l’hashtag #OperationPeaceSpring, nome in codice dell’attacco perpetrato in queste ore.

Under, invece, ha pubblicato una sua vecchia foto in maglia giallorossa mentre esulta dopo un gol facendo il saluto militare. A corredo ci ha messo tre bandiere turche.

Anche il suo post, come quello del collega bianconero, ha scatenato le polemiche. Tanti tifosi della Roma lo hanno attaccato duramente (come era accaduto già a Demiral), chiedendo anche a Twitter la rimozione del post offensivo. Gli hanno soprattutto contestato il fatto che, in foto, indossi la maglia della Roma e che quindi la sua sia una strumentalizzazione dei colori del club.

Tra gli indignati, anche Giuseppe Falcao, figlio dell’ex calciatore giallorosso:

“testa di calciatore buona solo per portare cappello. Quando gai queste cose, levati quella maglia”

La Roma, che il 28 novembre sarà impegnata a Istanbul contro il Basaksehir, club che in Turchia è etichettato come “la squadra di Erdogan”, non ha rilasciato commenti o comunicati ufficiali, né ha chiesto al calciatore di rimuovere il post.

Oltre a Demiral e Under, anche altri giocatori turchi avevano fatto analoghe esternazioni sul tema, sui social.

È il caso di Enes Unal del Real Valladolid e di Cenk Sahin del St. Pauli. Quest’ultimo, però, ha ricevuto la risposta del club che, con un comunicato ufficiale, si è dissociato dalle dichiarazioni del suo tesserato:

“Prendiamo le distanze dal post e dal suo contenuto, perché incompatibile con i valori del club”

Anche la nazionale turca, ieri in campo contro l’Albania, dopo il gol dell’1-0 di Tosun, ha esultato con lo stesso saluto militare di Under.

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