Tanti i giocatori transitati per il piccolo club belga, da Koulibaly a De Bruyne a Malinovsky. La Talent Academy promuove ogni anno in prima squadra 8-10 giocatori

Stasera il Napoli incontrerà il Genk nella seconda gara di Champions League. Il Corriere dello Sport traccia un profilo della squadra allenata da Mazzù.
Il Genk è un piccolo club di un piccolo centro delle Fiandre. Al confine con l’Olanda, ha 65mila abitanti e sette miniere in disuso. A solo 7 km da Lovanio, la città di Mertens.
Un club che ha il fiuto calcistico nel sangue, in cui hanno giocato campioni di livello, come De Bruyne, Courtois e Milinkovic, solo per citarne alcuni.
Quest’estate ha ceduto Malinovsky all’Atalanta per 13,7 milioni.
Tra le sue fila è cresciuto l’ex sampdoriano Praet, ma anche Origi, eroe del Liverpool in Champions nella stagione scorsa e Ferreira Carrasco, oggi compagno di squadra di Hamsik al Dalian.
E, soprattutto, nel Genk ha giocato Kalidou Koulibaly. Il Napoli lo acquistò dai belgi nel 2014 per 8 milioni di euro grazie ad un’intuizione di Rafa Benitez. Il senegalese era arrivato al Genk nel 2012 dal Metz per un milione. Oggi ha nel contratto una clausola da 150 milioni.
Ma sono tanti altri i giocatori che sono transitati per questo piccolo club. Da Benteke a Defour, da Pocognoli a Grimi, Niddi, Bailey, Vossen, Casteels, Kabasele, Kebano, Schrijvers, Castagne, Colley. Dalle cessioni il Genk ha ricavato circa cento milioni, meno dell’attuale valore di Kalidou.
L’ultimo talento che ha scovato il club belga è Berge, 21enne centrocampista della Nazionale norvegese.
Il settore scouting del Genk è formato da cinque elementi coordinati da Dirk Schoofs e dal ds De Condé. Valuta soprattutto giocatori tra i 18 e i 23 anni. Parametri indispensabili sono la qualità e la velocità, gli acquisti sono mirati.
Alla base di questa fiorente industria, scrive il Corriere dello Sport, c’è il settore giovanile, la Joe Vaessen Talent Academy. Una struttura gioiello di 2500 metri quadrati.
Il dg dell’accademia, Roland Breugelmans, dice:
“ogni anno la media di promossi in prima squadra oscilla tra gli 8 e i 10 giocatori”
Da quest’estate, ad allenare la squadra c’è Felice Mazzù, tecnico di origini calabresi.