Sole 24 Ore: Italia fanalino di coda in Europa per costruzione di nuovi stadi

Il nostro Paese è lontanissimo da Polonia, Germania, Russia e Francia. Per il Credito Sportivo un impulso potrebbe venire dall'assegnazione dell'Europeo 2028

italia nuovi stadi

L’ultimo Report Figc fotografa il ritardo del calcio italiano in termini di sviluppo infrastrutturale, scrive il Sole 24 Ore.

Dal 2008 al 2018, in Europa sono stati realizzati 163 nuovi stadi, per un investimento complessivo di 19 miliardi di euro.

L’Italia è fanalino di coda, lontanissima da Polonia (26), Germania e Russia (16) e Francia (11).

L’assegnazione dell’Europeo 2028

Si tratta di un gap difficile da colmare nell’arco di poche stagioni, anche se il calcio italiano sta cercando di ridurlo. Un impulso potrebbe venire dalla possibile assegnazione dell’Europeo 2028.

Il presidente del Credito Sportivo, Andrea Abodi, dichiara:

“Dobbiamo costruire la premessa della candidatura piuttosto che la candidatura delle promesse. Il punto di partenza è che oggi una legge c’è, è migliorabile, ma bisogna farla funzionare».

Dieci progetti in corso

Tra Serie A e B ci sono circa dieci club che stanno portando avanti progetti legati agli stadi. La situazione più avanzata, scrive il quotidiano finanziario, è quella dell’Atalanta, che ha acquistato dal Comune la struttura e sta completando gli interventi.

Insieme al Mapei di Reggio Emilia è uno dei due impianti privati d’Italia perché in tutte le altre realtà il veicolo utilizzato è quello del diritto di superficie.

A Genova è pronto un progetto per Marassi ed è iniziata la procedura per acquisire il diritto di superficie da parte della società mista tra Genoa e Sampdoria con investimenti per circa 40 milioni di euro. Approvato l’interesse pubblico a Cagliari, dove nei prossimi mesi sarà elaborato il progetto da 70 milioni.

Brescia pensa ad una profonda ristrutturazione. A Bologna si procede verso l’inizio dell’iter burocratico che prevederà la tutela del valore storico del Dall’Ara (oltre 70 milioni).

Un caso unico è Verona, il dove promotore dell’abbattimento e ricostruzione del Bentegodi sarà un investitore privato internazionale e non i due club di casa.

Commisso, a Firenze, ha messo in moto le trattative con il Comune per il Franchi.

Correlate