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Maxi-operazione anti pezzotto della Finanza: i 700mila utenti rischiano fino a tre anni di carcere

È partita dalla Procura di napoli. Costava 15 euro al mese. Un volume d’affari di oltre 60 milioni di euro l’anno.

Maxi-operazione anti pezzotto della Finanza: i 700mila utenti rischiano fino a tre anni di carcere

Duro colpo al pezzotto televisivo. È partita dalla Procura di Napoli la mega operazione della Guardia di Finanza che punta a smantellare un’organizzazione clandestina che permetteva a circa 5 milioni di italiani di visionare tutti i canali di Sky, di Mediaset Premium (finché è stata attiva), di Dazn, di Netflix, di Infinity (gruppo Mediaset) in cambio di un abbonamento low cost. Solo 15 euro al mese.

Quando è scattato l’oscuramento del sito, oltre 700 mila utenti erano online. Tutti i clienti – dice in conferenza stampa il colonnello Giovanni Reccia – rischiano ora il carcere da 6 mesi a tre anni e una multa fino a 28 mila 822 euro. Gli investigatori proveranno a rintracciarli attraverso le carte di pagamento con cui hanno acquistato gli abbonamenti.

Sotto la regia dei magistrati Giovanni Melillo, Vincenzo Piscitelli e Valeria Sico oltre 100 militari del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche sono arrivati a capire il processo adottato per piratare le immagini: il segnale televisivo – comprato in modo lecito – veniva trasformato in dati e fatto viaggiare via pc. I dati arrivavano alle ricevitorie che erano dislocate tra Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Queste rivendite proponevano poi il pacchetto in vendita all’utente finale.

Per utilizzare il sistema l’utente aveva bisogno di un programma che poteva scaricare da uno specifico sito in cui inseriva User e Password di accesso. Esistevano varie categorie di abbonamenti, private, commerciali e perfino per gli hotel. Il volume d’affari viene stimato in oltre 60 milioni l’anno.

Sequestrati in tutto altri 80 siti internet e 183 server “dedicati alla diffusione dei flussi audiovisivi”.

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