ilNapolista

Il procuratore di Torino: “I Drughi sono violenti, il tifo è un pretesto. Nemmeno i bambini li fermavano”

Il procuratore Caputo in conferenza sugli ultras Juventus arrestati: “Ottenevano cose dalla società con la minaccia dei cori razzisti dagli spalti”

Il procuratore di Torino: “I Drughi sono violenti, il tifo è un pretesto. Nemmeno i bambini li fermavano”
Il procuratore aggiunto di Torino Patrizia Caputo, ha parlato in merito all’indagine sugli ultrà juventini che ha portato all’arresto di 12 capi ultrà bianconeri, in conferenza stampa:

“Abbiamo trovato le prove che molte cose erano ottenute con la violenza, altrimenti la ritorsione contro la società erano i cori razzisti, con conseguente squalifica del campo e multe salate. E’ stata importante la collaborazione della società che ha avuto il coraggio di denunciare. Ma la parte lesa sono anche i tifosi, vittime di intimidazioni, costretti a non andare più allo stadio perché non riescono più a sopportare le angherie, il clima, gli slogan razzisti”.

“Quella dei Drughi era un’organizzazione di tipo militare: le persone, anche le più fidate, venivano allontanate se non rispondevano alle indicazioni del capo indiscusso, Dino Mocciola. Queste sono persone che fanno della violenza uno stile di vita. Il tifo è un pretesto. Nemmeno la presenza dei bambini li fermava. Ci sono persone che si sono viste allontanare, anche con violenza, dal posto allo stadio che avevano pagato perché infastidivano il gruppo ultrà. I tifosi vittime hanno reso dichiarazioni e ci hanno permesso di elevare imputazioni. Ci sono poi state estorsioni anche ai danni del gestore del bar dello stadio. Gli arrestati sono finiti in manette per reati commessi all’interno dello stadio, ecco una peculiarità di questa indagine”.

ilnapolista © riproduzione riservata