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Il presidente della Federcalcio francese vieta di fermare le partite per i cori omofobi

Per Le Graet si possono fermare le partite per cori razzisti, incidenti o situazione di pericolo sugli spalti, ma il razzismo e l’omofobia non sono la stessa cosa

Il presidente della Federcalcio francese vieta di fermare le partite per i cori omofobi

Ha fatto molto discutere quanto la decisione presa dal numero uno del calcio francese Noel Le Graet che ha detto agli arbitri di non interrompere più le partite in caso di espressioni di omofobia da parte dei tifosi.

A France Info Le Graet ha spiegato che spera che la sua decisione venga messa in pratica già da questo week end e che fermare le partite per cori e striscioni contro gli omosessuali è stato “un errore”.  A fine agosto la gara Nizza-Marsiglia era stata infatti sospesa per 10 minuti dall’arbitro francese Clément Turpin per striscioni e cori omofobi.

Quello che sta facendo discutere e che ha sorpreso tutto lo sport non solo francese é stata la differenza che il presidente della Federcalcio ha fatto tra razzismo e omofobia
“Interromperei una partita per i canti razzisti. Fermerei una partita per incidenti o se ci fosse una situazione pericolosa sugli spalti, ma il razzismo e l’omofobia non sono la stessa cosa”
Parole che hanno suscitato l’ira del ministro dello sport Roxana Maracineanu, che ha detto che le sue parole “portano “discredito al calcio”
Ad aprile proprio Maracineanu aveva lanciato l’appello proprio affinché le partite fossero fermate in caso di cori e striscioni omofobi. Secondo Maracineanu i commenti del capo della Fff portano “discredito” al calcio.
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