Il Guardian racconta il flagello del razzismo nel calcio giovanile italiano

Il problema viene preso in considerazione solo quanto riguarda le serie maggiori, ma solo negli ultimi due anni tra i giovani ne sono stati registrati circa 80

lukaku

Il Guardian scrive oggi del flagello del razzismo nel calcio giovanile in Italia. Nelle ultime settimane il problema è tornato di attualità per alcuni casi capitati in Serie A, ma, scrive il quotidiano Inglese, scarsa attenzione è stata invece prestata a ciò che accade nelle serie minori e nei settori giovanili.

Bambini di 12 anni subiscono insulti razzisti da parte di avversari e spettatori, secondo un’organizzazione indipendente che raccoglie dati su incidenti di razzismo. “Gli episodi di razzismo nel calcio vengono notati solo quando accadono in Serie A o B”, ha dichiarato Mauro Valeri, che guida l’Osservatorio sul razzismo nel calcio. “Tuttavia, ci sono molti episodi nelle squadre giovanili, specialmente tra i giocatori molto giovani. Il problema non è considerato un problema serio. Ma in realtà, se guardi la quantità degli episodi, solo negli ultimi due anni ne ho registrati circa 80″.

Il Guardian riporta il caso di un ragazzo di 14 anni insultato in campo a Savona

A marzo, gli spettatori hanno urlato insulti razzisti contro un portiere di 14 anni, Eddie Gallinari, nato in Italia da genitori ecuadoriani-italiani, durante una partita tra squadre locali a Savona, in Liguria. Gli insulti sono stati ascoltati dalla madre di Gallinari, Ana Montoya Vera, mentre guardava la squadra di suo figlio giocare. “È stato molto sconvolgente e ha colpito Eddie in quel momento perché aveva appena perso il nonno”, ha detto Montoya Vera. “Ma è maturo e ne abbiamo parlato. Il problema del razzismo è cresciuto e se non viene affrontato adeguatamente, gli insulti potrebbero portare a qualcosa di più serio, specialmente se succede a un bambino che non è così forte”

 

Il Guardian fa notate come questo caso abbia ricevuto una maggiore copertura mediatica del solito per l’intervento di Simone Valente, un parlamentare del Movimento 5 stelle, che all’epoca era sottosegretario presso il Ministero dello Sport.

Le linee guida della Figc prevedono innanzitutto che le partite vengano sospese in caso di episodi simili dopo due avvertimenti e che poi colpevoli degli insulti vengano identificati e puniti, cosa che però spesso non avviene come per gli insulti a Lukaku dalla curva del Cagliari

Il problema è ancora più difficile da affrontare nelle partite giovanili poiché le partite si svolgono in stadi che non sono dotati della tecnologia per riprendere. Valeri ha detto che gli abusi razzisti sugli spalti provengono da bambini e genitori rivali. Ha detto che non è stato preso sul serio “Coloro che ricoprono posizioni di responsabilità dicono semplicemente che le parole non fanno male”, ha detto Valeri. “Il problema è molto profondo … L’Italia non si è mai considerata un paese multietnico e mentre altri paesi hanno affrontato seriamente il razzismo nel calcio, l’Italia non lo ha mai fatto”.

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