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Il Fatto: Interrogatorio a Gaudenzi, Diabolik ucciso “da mani straniere”

Ha parlato per 5 ore davanti ai pm fornendo nomi, cognomi, indirizzi e materiale fotografico. Niente pentimento, vuole solo vendicare Diabolik

Il Fatto: Interrogatorio a Gaudenzi, Diabolik ucciso “da mani straniere”

L’interrogatorio di Fabio Gaudenzi, detto Rommel, è durato cinque ore. Lo scrive Il Fatto Quotidiano.

Ha raccontato ai pm ciò che sapeva dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli, in arte Diabolik. L’avvocato Marcello Petrelli racconta che

“Ha fatto nomi, cognomi, fornito indirizzi e documentazione fotografica. Ha ribadito di non essere un pentito, ma che racconta questi fatti perché vuole vendicare la morte di due suoi carissimi amici, uno di questi è Fabrizio Piscitelli, l’altro è stato ucciso a Brescia”.

L’interrogatorio di Rommel è stato secretato. Ora gli inquirenti dovranno verificare le sue dichiarazioni e trovare riscontri.

Secondo quanto dichiara Gaudenzi, l’omicidio di Diabolik sarebbe stata

“un’azione messa in atto da mani straniere”.

Forse albanesi, spiega il quotidiano.

 

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