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Damascelli: a parte i pensionati del gol, in serie A è solo noia e razzismo

Sarebbe bello se per una volta si fermassero i calciatori, non solo quelli oggetto di cori. Per il resto, teniamoci stretti i quattro fab-four che non fanno tenerezza ma gol

Su Il Giornale, Tony Damascelli si sofferma sulla “Villa Arzilla del gol”, ovvero la quota 137 della serie A, ovvero ancora i quattro over trenta che ieri hanno segnato altrettanti gol.

Ronaldo e Llorente di anni ne hanno 34. Dzeko ne ha trentatre. Trentasei, addirittura, gli anni di Ribery.

Qualcosa da tenerci stretti, ma di cui non essere propriamente allegri. Che si celebra solo in Italia ma che in realtà è roba piccola, che dovrebbe far riflettere.

“La serie A è alla ricerca di forze fresche ma tiene Zaniolo in panchina, spedisce Kean all’estero, non ha il coraggio di buttare in mischia le promesse del vivaio, meglio puntare, dunque, sull’usato sicuro che ha costi alti ma risultati garantiti”.

A parte i gesti dei fab-four, non c’è molto altro in Serie A, a parte le difese confuse, lo scontato e pernicioso ricorso al Var da parte di

“una classe arbitrale sempre più malinconicamente robotizzata”

e soprattutto il fatto che, nonostante appelli, denunce e richiami, continuino a resistere i cretini, “meglio dire idioti e codardi” che insultano i calciatori, come accaduto contro Dalbert in Atalanta-Fiorentina.

Ha fatto bene Orsato a fermare il gioco, scrive Damascelli,

“ma vorrei che una volta per sempre fossero i calciatori a fermarsi, ma tutti, non soltanto quelli colpiti dai berci delle vere scimmie con evidenti problemi di famiglia. In tal senso mai ho visto o sentito un intervento serio, forte, deciso dell’associazione calciatori, un invito ai propri iscritti ad evitare i riti coribanti davanti alle curve o addirittura la presenza connivente tra gli ultras (idem per certi allenatori presi dal ballo di San Vito). È il tempo che i primati urlanti vengano individuati dalle telecamere e smascherati in pubblico per poi essere definitivamente allontanati dagli stadi”.

 

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