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CorSport: nuova Champions, il clima tra Eca, federazioni e leghe è più sereno

La qualificazione dovrà passare per il campionato. Si discute sui gironi e sui ricavi

CorSport: nuova Champions, il clima tra Eca, federazioni e leghe è più sereno

Il nuovo format della Champions in vigore dopo il 2024 è ancora da definire ma il primo giorno di assemblea generale dell’Eca a Ginevra ha confermato che la volontà dei club è di andare verso un cambiamento, con l’introduzione della terza coppa europea.

L’Eca, scrive il Corriere dello Sport, ha ribadito la necessità di giocare più partite di alta qualità e competitività per migliorare il prodotto calcio e il desiderio di aumentare i ricavi e di coinvolgere più squadra nelle coppe, come piace alle Federazioni minori.

Il presidente Agnelli e il segretario Centenaro hanno anche spiegato un altro concetto importante:

“Sarà mantenuta una forte simbiosi con i campionati e ci sarà sempre un collegamento tra i risultati delle squadre nei loro tornei nazionali e l’accesso alle coppe europee”.

Una dichiarazione che sgombra il campo dalle critiche della scorsa primavera alla riforma della Champions.

Il sistema, ha ribadito l’Eca,

“continuerà a essere basato sulla meritocrazia sportiva e non sui privilegi ottenuti in passato perché tutti devono avere la possibilità di competere ai più alti livelli”.

La prima fase di consultazioni si chiuderà il 23 settembre. Da quel momento fino a dicembre ce ne sarà un’altra, con nuovi incontri tra cui 2 Board dell’Eca.

La Uefasi confronterò con l’Eca e le Leghe Europee. Non domani, come previsto, ma più in là. Il nuovo format va comunque individuato per la metà del 2022, perché poi il prodotto va venduto alle tv e agli sponsor.

Sul tavolo, c’è anche l’armonizzazione del calendario internazionale che dovrebbe prevedere la riduzione delle squadre dei principali campionati europei, una sola coppa nazionale e il taglio delle finestre per le nazionali da 3 a 2 nel periodo settembre-novembre.

Per quanto riguarda le coppe, il tema più caldo è quello relativo ai criteri di accesso.

La prima bozza della nuova Champions, che però dovrà essere rivista perché non è piaciuta. Prevedeva 4 gironi da 8 squadre, un turn over minimo e quindi pochi  club che avrebbero avuto l’accesso in base ai risultati dei campionati nazionali.

Si lavora su questo.

Se la formula 4×8 dovesse essere approvata in alternativa all’altra ipotesi, di 6 gruppi da 6 team, non saranno 24 le formazioni confermate in base ai risultati della stagione precedente ma molte di meno.

Per quanto riguarda invece la distribuzione dei ricavi, si è ancora in alto mare. La sensazione, però, è che il clima sia migliorato anche se occorre trovare un accordo che soddisfi tutti.

 

 

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