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Balotelli e Napoli, due strade che si sfiorano ma non si incrociano mai

E’ qui che è nata e vive sua figlia, qui trascorre le vacanze. E’ stato due volte sul punto di indossare l’azzurro. Napoli non lo ha mai fischiato

Balotelli e Napoli, due strade che si sfiorano ma non si incrociano mai

Una lunga storia quella di Balotelli e Napoli. Il feeling del neo attaccante del Brescia con la città è speciale, scrive Il Giornale. E’ a Napoli che è nata e vive sua figlia Pia. E’ qui che Super Mario trascorre le vacanze, tra Capri, Ischia,Positano, Amalfi e Sorrento.

In città ha tante amicizie, “alcune semplici e disinteressate”, altre che invece lo hanno costretto più volte ad avere rapporti con tribunali e magistrati.

Quest’estate è andato in scena “il suo capolavoro assoluto”, con la questione motorino tuffato nel mare di Mergellina per una scommessa con l’amico Catello. Una balotellata che gli è valsa l’apertura di un fascicolo da parte della Procura per inquinamento ambientale. Ma, prima, c’era stata anche quella volta in cui, in sella a uno scooter, si fece portare in giro per Scampia e ai magistrati spiegò che voleva solo vedere dove giravano Gomorra.

“Napoli e Balotelli sono due strade che si sfiorano di continuo senza mai incrociarsi definitivamente”.

E’ andato vicino ad indossare l’azzurro tre estati fa e anche lo scorso agosto. Tutte e due le volte, Raiola ha cercato di convincere De Laurentiis a prenderlo.

Scrive il Corriere della Sera:

“Ma Balotelli e il Napoli non s’è mai potuto fare, neanche per scherzo, perché un tempo non c’erano le condizioni di mercato e poi sono venute meno quelle “ambientali”, per le analogie che esistono tra Napoli e Supermario e che mescolandole avrebbero indotto a preoccuparsi”.

Super Mario torna oggi al San Paolo, con la maglia del Brescia, dopo tre anni e mezzo dall’ultima volta, quando invece indossava la maglia del Milan.

Sua figlia Pia tifa Napoli e il miglior amico che Balotelli ha nel calcio è Insigne.

Napoli non lo ha mai fischiato. Anzi. Nel 2009, ricorda Il Giornale, la Torino bianconera lo accolse con cori razzisti. La domenica successiva, quando giocava nell’Inter, la curva napoletana lo applaudì e il Comune gli donò una targa.

 

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