Lukaku prende la 9 e dice: «Il mio idolo era Adriano». Ora Maurito ha tre opzioni e una suggestione: il Milan (vogliono rimanere a Milano). Di certo con l’Inter ha chiuso

Lukaku: il mio idolo era Adriano
L’Inter alle ore 9.09 del giorno 9 agosto ha annunciato che la maglia numero 9 dell’ex capitano diventa la maglia numero 9 del colosso belga. Quest’ultimo prende parola e dice: «Il mio mito era Adriano, l’Imperatore». Nessun accenno a Icardi e situazione chiarissima: per l’argentino è arrivato il momento di levare le tende dopo 124 gol nerazzurri e un tentativo di diventare «bandiera» naufragato che neanche lo Schettino dei vecchi tempi.
Le tre opzioni per Icardi
Così Fabrizio Biasin su Libero. Ormai Icardi deve rassegnarsi. Di fronte a lui – scrive Libero – ci sono tre opzioni.
La prima è accettare l’offerta che gli ha fatto la Roma: 9 milioni di euro di ingaggio. Sarebbe l’ipotesi più gradita dall’Inter perché porterebbe in nerazzurro Dzeko + 30 milioni cash. Ma ci sono poche possibilità che Icardi accetti, perché c’è l’handicap dell’assenza della Champions.
La seconda possibilità che ha l’argentino è quella di scegliere il Napoli. Marotta, però, chiede 70 milioni
“e 70 milioni sono una cifra che oggi non ti darebbe nessuno, figurati quel volpone di De Laurentiis”.
Infine c’è la Juventus, che corteggia l’attaccante da tempo. Qui, però, intervengono, a sfavore, i cattivi rapporti tra Paratici e Marotta e i dispetti nella trattativa Lukaku.
In tutto questo “casino”, c’è Wanda Nara,
“che poi è in stato «interessato» e per nulla «interessante», nel senso che è interessata a diverse proposte televisive (sì, anche a Ballando con le Stelle) e invece non risulta essere incinta del sesto figlio come letto in questi giorni”.
Il desiderio della famiglia Icardi è quello di restare a Milano. E qui subentra una quarta ipotesi, la pià remota, che l’argentino si trasferisca al Milan, che però non si è fatto minimamente avanti e comunque è un’opzione che difficilmente Icardi accetterebbe.
“Il dato di fatto è che i cancelli di Appiano per lui sono sbarrati e il tempo per piazzarsi scarseggia sempre di più. Avessimo scritto queste cose a Natale ci avrebbero preso per matti…”.